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scuola classe

VERBANIA - 02.12.2020 - Col passaggio in "zona arancione" la Regione Piemonte avrebbe dovuto compiere uno sforzo per riuscire ad aprire le  classi seconde e terze della scuola secondaria di 1°grado. "Se veramente la scuola è una priorità, una soluzione si poteva trovare, non si è fatto neanche lo sforzo di tentare, così è stato più facile e comodo visto che tener chiuse le scuole non comporta conseguenze economiche", afferma un comunicato di Alleanza Civica. Il Gruppo consiliare al Comune di Verbania rimarca come la scuola rappresenti effettivamente, e non solo a parole, un investimento per il futuro e quanto "i giovani stiano pagando il prezzo più alto". Di contro "viene ribadito anche dalla comunità scientifica che la DAD è uno strumento parziale e riduttivo rispetto ai bisogni educativi del processo di formazione degli studenti e più sono giovani d’età più la carenza della relazione e del confronto diretto incide negativamente, nonostante si sia passati da zona rossa a zona arancione, il Piemonte decide di non cambiare le disposizioni di chiusura".

"Abbiamo visto che gli stessi studenti 13/14enni insieme ai genitori denunciano questa situazione, bisognerebbe fare una seria e coraggiosa autocritica per rispondere alle loro richieste che, in fin dei conti sono rivendicazioni di un diritto sancito dalla Costituzione italiana. Bastava predisporre delle misure in tempo utile, quando la linea del contagio migliorava e tutti sapevano che passare nell’area arancione permetteva maggiori spazi d’azione, magari intervenendo  sull’organizzazione e distribuzione oraria, forse bastava suggerire un rientro misto DAD / presenza", conclude Alleanza Civica.