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VERBANIA - 03-12-2020 -- Un anno e mezzo e un robusto risarcimento. S’è chiuso con un’altra condanna il secondo processo per la violenta aggressione al tabaccaio ossolano Mauro Colli e al figlio Alberto, avvenuta nel parcheggio della Coop di via Cassino a Domodossola il 6 agosto del 2018. Dopo aver chiuso il negozio, nel dirigersi verso l’auto, il padre, che aveva al guinzaglio un cocker spaniel, incrociò una donna con un boxer. I due cani vennero a contatto e il commerciante lo allontanò in maniera brusca. Ciò portò alla reazione della controparte e all’intervento di alcuni amici, che aggredirono lui e il figlio. Nei minuti successivi e in due momenti distinti ci fu un vero e proprio pestaggio che coinvolse più persone. Padre e figlio cercarono di andarsene in auto, ma il loro fuoristrada fu preso a calci. Mauro venne raggiunto da un violento pugno al volto, stramazzò a terra e, lì, colpito con altri pugni e calci. Riportò traumi di una certa gravità e finì ricoverato in ospedale con alcune costole incrinate, lesioni a un polmone e a un rene. La tabaccheria rimase chiusa diversi giorni e, oltre al danno fisico, ci fu quello economico. Danno che i due condannati -in distinti procedimenti- dovranno risarcire. Al primo processo s’è aggiunto il secondo, chiuso ieri davanti al giudice Rosa Maria Fornelli. Sul banco degli imputati uno dei tre identificati dalla polizia a seguito delle indagini e rinviati a giudizio. Fabrizio Curcio è colui che il commissariato domese ha indicato come l’autore del primo pugno. È stato riconosciuto tramite le immagini della videosorveglianza. Il pm Anna Maria Rossi ha chiesto che venisse condannato a un anno. Il giudice ha inasprito la pena a un anno e mezzo, accogliendo anche la richiesta di risarcimento avanzata, per le parti civili, dall’avvocato Marco Perera: 15.500 per il padre, 1.000 per il figlio che ebbe lesioni lievi, oltre a 3000 euro di spese legali.