VERBANIA - 07-12-2020 -- Giovedì scadrà il 21° giorno dai primi sintomi della malattia e Ivan Zucco sarà ufficialmente -e finalmente- libero dall’isolamento fiduciario. Il 25enne pugile di Verbania, bloccato dal Covid-19, avrebbe dovuto chiudere il 2020 con un incontro poco prima di Natale. Il match è saltato, ma il suo 2021 comincerà con una sfida… tricolore. La Federazione pugilistica italiana ha infatti ufficialmente comunicato che Ivan sarà, insieme al pugliese Luca Capuano, uno dei due pugili che si contenderanno la cintura di campione italiano dei supermedi. Il titolo è vacante e dovrebbe essere assegnato ai primi di febbraio. Dei dodici incontri sin qui disputati da quando è passato professionista, quello con Capuano è sicuramente il più difficile per Zucco. E non solo per la posta in palio. Il boxeur originario di Brindisi ma trapiantato a Milano è, al pari del verbanese, imbattuto tra i pro. E non devono ingannare i soli 11 incontri alle spalle perché Capuano, che ha 32 anni, ha fatto una lunga gavetta tra i dilettanti, partecipando anche alle selezioni olimpiche. “È un ottimo atleta, che è stato a lungo nel giro della Nazionale e che ha vinto il campionato italiano tra i dilettanti. È esperto e sa gestire bene i match” – commenta Andrea Zucco, papà di Ivan e uno dei tecnici che lo seguono. “Il Campionato italiano si gioca sulle 10 riprese, una distanza che finora non abbiamo affrontato – prosegue –. Ci stiamo preparando bene. Speriamo solo di superare in fretta il Covid”. Il padre è risultato negativo al tampone, il figlio ancora non si è negativizzato. “Aspettiamo giovedì per la burocrazia – conclude –. Intanto Ivan s’è ripreso e scalpita: nell’ultima settimana s’è allenato in garage. È un peccato esserci fermati perché era davvero in forma e concentrato”.