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VCO - 09-12-2020 - Il modo di dire “buon sangue non mente” è perfetto per Francesca Barale, il talento giovanile del ciclismo ossolano che quest’anno ha ottenuto uno spettacolare quanto prestigioso successo imponendosi per distacco nel campionato italiano su strada donne juniores. La giovane domese, che ha 17 anni e difende i colori del VO2 Team Pink, è infatti figlia di Florido che, nel 1990 e nel '91, da professionista ha concluso due Giri d’Italia con la squadra dell’Amore e vita e da anni è il presidente del Pedale Ossolano, mentre il nonno Germano fu anche gregario di Coppi e lo zio Giuseppe (Pino), nel 1955 vinse il campionato italiano dilettanti. È questo il terzo titolo nazionale che Francesca vince e fa seguito a quelli del 2016 e 2017 nella categoria esordienti primo e secondo anno. Nella scorsa edizione tricolore a Chianciano Terme, una caduta nel finale le aveva precluso anche in questo caso un risultato di rilievo. Poi sempre nel 2019 ha fatto suo il titolo nazionale a cronometro e la Coppa rosa. Per lei le sconfitte sono occasione per migliorarsi. Frequenta la quarta scientifico al liceo Spezia; la sua materia preferita è scienze.
Quando hai iniziato le competizioni?
Mio papà a sei anni, nel 2009, mi ha messo su una biciclettina da corsa, ma a dire la verità non è che mi piacesse molto; però poi su suo incoraggiamento ho iniziato a gareggiare nella categoria G1. La prima a Ornavasso dove sono arrivata ultima.
E la prima vittoria?
Non ce l’ho presente; ricordo però che l’anno successivo da G2 ho vinto il campionato regionale a Pieve Vergonte.
La pandemia ti ha condizionata…
Soprattutto psicologicamente perché non si poteva uscire; però avendo i rulli in casa mi sono potuta sempre allenare, fare ginnastica e palestra. In questo modo ho potuto mantenere una discreta forma fisica. Poi a maggio finalmente ho cominciato a uscire in bicicletta e a luglio la prima gara a cronometro.
Chi devi ringraziare per i successi ottenuti?
La mia famiglia, la squadra e il direttore sportivo Stefano Peiretti.
Come passi il tempo libero?
Spesso leggo, guardo film in televisione ed esco con le amiche.
Il tratto principale del tuo carattere
Sono molto determinata e abbastanza cinica.
Le gare ti danno stress?
No le vivo abbastanza bene.
Un atleta che ammiri in particolare…
Certamente! Elisa Longoborghini che è un esempio per tutte noi.
Il podio che non dimenticherai
Quest’anno il campionato italiano; l’azione decisiva è arrivata al penultimo giro della corsa, dove ho dato tutto quello che avevo per arrivare in solitaria e ci sono riuscita e lo scorso anno quando sono salita sul secondo gradino del podio al Festival olimpico della gioventù europea.
Dove ti senti più forte?
Nella specialità a cronometro e in salita.
Cosa c’è nel tuo futuro?
Fra due anni passerò èlite; spero di continuare a conseguire i risultati finora ottenuti.

Carlo Pasquali