BRUXELLES - 16-12-2020 - "Da tempo la Lega evidenzia, inascoltata, le criticità del Qfp (Quadro Finanziario Pluriennale) 2021-2027 che penalizzano l’Italia, contributore netto dell’Ue. Ogni incremento equivale a un aumento dell’assegno che ogni anno gli italiani firmano a Bruxelles - dichiara l'europarlamentare Alessandro Panza -. A questo si aggiungono le proposte a nostro avviso inaccettabili sull’introduzione di nuove risorse proprie, ovvero nuove tasse europee a danno dei cittadini, delle famiglie e delle imprese italiane: è evidente fin da ora che i vantaggi per il nostro Paese, con l’aggiunta di Ngeu (Next Generation Eu) a Mff (Multinnual financial framework, l'acronimo inglese per Quadro Finanziario Pluriennale), saranno nella migliore delle ipotesi impercettibili, se non addirittura a saldo zero - prosegue l'europarlamentare della Lega. - Esprimiamo forti perplessità sulle decisioni in merito a risorse proprie e ricatto dello Stato di diritto, elemento che ha fatto perdere tempo prezioso a causa dell’atteggiamento della maggioranza del Parlamento Europeo: per questo motivo, in attesa dell’entrata in vigore a pieno regime del Recovery Fund - per il quale bisogna attendere regolamento RRF (Recovery and resiliance facility)- non possiamo condividere quanto proposto dall’Ue. La Lega esprimerà la propria astensione, considerando questo risultato l’ennesima occasione persa da questa Europa per dare risposte concrete ed efficaci ai cittadini”, conclude Panza. (c.s)