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DOMODOSSOLA - 17-12-2020 - La poesia forse non salverà il mondo ma in un'epoca buia come questa che stiamo vivendo, la bellezza dell'arte e della letteratura potrebbe renderci persone migliori, per cui abbiamo ancora bisogno di poeti. E Osvaldo Coluccino, emerito rappresentante della musica classica contemporanea, nonché originario di Domodossola, è anche un pregevole poeta.
Si intitola "Scomparsa" - tragedie in versi (Puntoacapo Edizioni) l'ultima sua pubblicazione, uscita nel novembre 2020. Un profluvio di mistero, emozione, stile e dolore pervade quest'opera scritta trent'anni fa ma nel cui valore artistico e letterario l'autore ha sempre creduto, al pari degli altri suoi libri, quelli editi e quelli ancora inediti. Si tratta di un libro con tutto il suo teatro in versi, 128 pagine dense di un senso profondo e vicende che scorrono lungo i tre testi (tre tragedie) di cui si compone l'opera. Il libro esce nella collana di teatro “Persona”, diretta da Paolo Valesio (critico, saggista, già docente ad Harvard ed ora professore emerito presso la Columbia University di New York). Coluccino non ha mai dimenticato l'amore per la poesia anche se smise di scrivere versi diversi anni fa per dedicarsi esclusivamente alla composizione musicale, anche se tale “abbandono” non significa - come dice egli stesso – “ non essere  più un poeta ”. Uno dei precedenti libri di poesia di Osvaldo Coluccino venne pubblicato in una veste speciale, cioè come libro d'artista, e nacque dalla sinergia  con Marco Gastini, un grande artista scomparso nel 2018. Il progetto grafico era curato dal noto designer Franco Mello, e venne presentato alla Galleria d'Arte Moderna di Torino.
Elisa Pozzoli