VERBANIA – 28.12.2015 – Non c’è solo il caso Immovilli
a tener banco nell’acceso dibattito politico cittadino. Cova sotto la cenere, ma nemmeno troppo, il ruolo del democratico Gianluca Zappoli nell’assemblea di Palazzo Flaim. A inizio ottobre, quando la maggioranza andò sotto nel numero legale e la seduta fu sospesa, emerse anche all’attenzione dell’opinione pubblica la quasi totale latitanza del giovane consigliere delegato ai problemi del Frontalierato (il papà, insieme al sindaco, del progetto dell’aliscafo “frontalieri con le ali”). Il conto di allora era impietoso: 10 assenze su 11 sedute. Stando all’articolo 10, comma 6 dello Statuto comunale – “i consiglieri comunali che, a prescindere dalle giustificazioni, non intervengono ad almeno il 60% delle sedute del Consiglio Comunale di ciascun anno, sono dichiarati decaduti con deliberazione del Consiglio Comunale” – era destinato alla decadenza dell’incarico.
Zappoli aveva un piede fuori dall’assemblea municipale, ma da ottobre in poi il Consiglio s’è riunito con una frequenza molto superiore a prima (11 sedute in 9 mesi fino a settembre, 6 nel trimestre ottobre-dicembre) e ha avuto la possibilità di recuperare, rientrando sotto la soglia del 60%. Il partito, che gli ha metaforicamente “tirato le orecchie”, l’ha invitato a essere più presente e lui lo è stato infilando 5 presenze consecutive (8 ottobre, 10, 23 e 30 novembre, 11 dicembre). Se lunedì scorso, 21 dicembre, si fosse presentato a Palazzo Flaim sarebbe arrivato al 58%, non rischiando nulla. Invece non c’era e il suo tasso d’assenza è diventato del 64%.
Nella prima serata di oggi a Palazzo di Città s’è riunita la conferenza dei capigruppo. Tra gli argomenti, sollevato dal consigliere Renato Brignone di Sinistra & Ambiente, c’era anche il caso Zappoli, che il presidente del Consiglio comunale Marco Bonzanini s’è preso in carico chiedendo però di aver la cortesia di aspettare formalmente che il 2015 vada in archivio. Con gennaio, nel clou del caso Immovilli, ci sarà anche il caso Zappoli e l’assemblea municipale sarà chiamata a votare ancora. Nella speranza – come ha detto nell’ultimo Consiglio il pentastellato Roberto Campana – che si usi con Zappoli la stessa solerzia usata a Immovilli.