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ROMA - 23-12-2020 -- Italia e Svizzera chiudono l’accordo fiscale sui frontalieri. Annunciato prima della fine dell’anno, il “patto” che rivede (per la seconda volta) il trattato internazionale del1974, è stato siglato stamattina a Roma. Nella sede del ministero dell’Economia erano presenti il viceministro italiano Antonio Misiani e Daniela Stoffel per il Dff svizzero, che hanno risolto l’impasse nato nel 2015, alloquando l’Italia sottoscrisse un accordo che il parlamento nazionale non ha mai ratificato. Il continuo temporeggiare s’è risolto in estate quando il premier Giuseppe Conte ha promesso uno scatto in avanti della trattativa, che ha accelerato sino a concludersi.

L’accordo, nel dettaglio, prevede l’introduzione della doppia imposizione fiscale. Che sarà all’80% in Svizzera (inizialmente, nella precedente formulazione, era al 70%); e al 20% in Italia. Vi saranno assoggettati solo i nuovi frontalieri, coloro che firmeranno un contratto dopo l’entrata in vigore degli accordi. Per chi già è in forza oltreconfine o lo è stato dal 31 dicembre 2018 in poi, varrà un regime transitorio.

Fino al 2033 la Svizzera darà ai comuni di confine una compensazione finanziaria – gli attuali ristorni – pari al 40% delle somme incassate come imposte.

L’accordo sarà sottoposto a riesame ogni cinque anni.