ALTO PIEMONTE- 24-12-2020--Hei raga come direbbe Verdone, questo natale “ lo famo strano”….il Natale s’intende.
Saranno feste diverse per tutti ed a tutte le latitudini, inutile nascondersi dietro un dito poiché questo anno ci ha insegnato una cosa, cioè che nulla sarà più come prima!
Abbiamo vissuto di chiusure ed aperture come in una surreale partita a carte la cui fine appare a tutti interminabile.
Nessuno è stato risparmiato dagli avvenimenti né per età né per casta , né per status sociale.
La socialità è stata dagli avvenimenti avversi ridotta a tabula rasa, con i piccoli tolti dagli asili e dai giochi, gli scolari obbligati a collegamenti estenuanti ed “ emotivamente “ freddi in una fusione incomprensibile ai più, creando nei ragazzi degli stati di apatia quando non addirittura vere e proprie psicosi i cui danni potrebbero andare anche al di là di quanto previsto dagli psicologi.
Ribaltiamo di 180 gradi e troviamo gli anziani , altra categoria psicologicamente distrutta dagli eventi.
Già fisiologicamente più fragili ridotti ora ad uno stato di paria dal fatto di restare isolati dai propri affetti, figli,nipoti .generi , nuore e compagnia cantante che generalmente fanno loro da linfa vitale nell’ultimo percorso di vita.
Non bastasse le lunghe file alla Caritas per un pasto caldo ci danno contezza dell’aumento dei poveri passati pare da 6 a 7 milioni ,un numero da incubi.
Tralasciamo i problemi creati nel campo del lavoro ove la pandemia ha fatto una strage di posti occupazionali da non credere.
Anche il cosiddetto lavoro a distanza , non si è rivelato la panacea di tutti i mali, poiché ha risolto i problemi di alcuni ma aggravato quelli di altri.
Ma ora bando alle tristezze voltiamo pagina pensiamo in positivo e lasciamoci alle spalle problemi e tristezze e guardiamo avanti con rinnovato ottimismo.
Alla lunga il coroncino perderà forza e si adatterà a noi e noi a lui, difatti tutti gli esperti sono convinti che alla fine della giostra resterà ma come un comune adenovirus si stabilirà nella mucosa nasale dandoci un semplice raffreddore, ciò appare molto probabile nel giro dicono di 18-24 mesi.
Oltre ai vaccini, avremo cure con farmaci monoclonali che stanno dando pare ottimi risultati.
Si normalizzerà pian piano la mobilità aerea e riprenderanno vita consumi e quindi produzione industriale.
In effetti la vita è una ruota e quindi non può andare tutto bene o tutto storto, alla lunga tutto tende ad una media.
Anche Bertoldo un giorno venne interrogato da un tizio che gli chiese perché sei felice che piove a dirotto? E lui rispose semplice sono felice perché poi ….verrà il sereno!
Ora l’ottimismo è d’obbligo per tutti noi, e dobbiamo lottare uniti per uscire dal tunnel degli avvenimenti negativi.
E poi se è vero che noi italiani siamo un popolo di poeti,santi e navigatori, beh questo è il momento di dimostrare che sappiamo navigare anche in un mare procelloso e quindi tutti remeremo nello stesso modo e torneremo ad essere quello che siamo un popolo di creativi e lavoratori considerati tali in tutto il mondo.
La forza di una nazione si vede nei momenti di difficoltà , e questo è il tempo di verificare (Totò docet) se siamo uomini o caporali!
Scavalchiamo il bimbo napoletano di “ io speriamo che me la cavo” con un “ Noi ce la caveremo a prescindere”!
Buon Natale a tutti i lettori di 24
By Max Polli
24/12/2020