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v banca

TREVISO - 27-12-2020 -- Sono circa 200 gli ex azionisti di Veneto Banca residenti nel Vco costituiti parte civile nel processo che, al Tribunale di Treviso, vede come imputato l’ex amministratore delegato ed ex direttore generale Vincenzo Consoli. È accusato di aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza bancaria e falso in prospetto per il crac dell’istituto di credito di Montebelluna. Il procedimento è la prosecuzione di quello aperto a Roma e, giunto al termine dell’udienza preliminare, rimesso dal gup alla Procura di Treviso per competenza territoriale. Degli imputati di allora, i magistrati veneti hanno deciso di chiedere il giudizio per il solo Consoli, stralciando le altre posizioni.

È ripartito così il processo che, a distanza di anni dai fatti, viaggia verso la prescrizione. Ciò nonostante risparmiatori, azionisti e le associazioni di consumatori che li hanno assistiti in questi anni, hanno deciso di portare avanti anche a Treviso le richieste di risarcimento depositate a Roma. Nell’ultima udienza preliminare precedente Natale, il giudice ha concluso l’esame delle richieste di ammissione, accettando tutte le parti civili. “Tutti coloro per cui è stato presentato l'atto di costituzione – spiega l’avvocato Clarissa Tacchini, fiduciario locale del Movimento difesa del cittadino – sono quindi parte del processo, il processo è stato poi rinviato a gennaio 2021”.

Lo stesso Mdc informa anche sugli sviluppi del Fir - Fondo di indennizzo risparmiatori, istituito dal governo. “Ad oggi sono state verificate solo 3.300 posizioni rispetto alle 144.000 domande presentate – aggiunge –. Al fine di velocizzare i tempi del ristoro sono stati presentati alcuni emendamenti alla normativa in materia di Fir che potrebbe quindi essere modificata con la legge di Bilancio. Emendamenti che probabilmente prevederanno un ristoro anticipato in misura superiore al 40% dell’ulteriore 15%, o del 30% ancora dovuto, come già previsto”.