
TORINO 09-01-2021 -- Arpa Piemonte ha comunicato che, da una prima valutazione dei dati sulle misure delle polveri PM10 misurati nell’anno appena trascorso, esclusivamente mediante gli analizzatori automatici - da considerare indicativi in quanto non ancora sottoposti a certificazione finale come previsto dalle procedure del SGI di Arpa Piemonte - si rilevano generalmente valori media confrontabili con l’anno precedente, mentre risulta di norma superiore il numero di giornate oltre il limite di 35 giorni.
Uno dei fattori principali che hanno originato tale differenza è la minore piovosità dell’ultimo trimestre 2020 - in particolare del mese di novembre - rispetto allo stesso periodo del 2019. Il lockdown legato all’emergenza COVID-19 non è stato sufficiente a compensare una meteorologia meno favorevole alla dispersione degli inquinanti, sia perché ha avuto luogo in un periodo dell’anno in cui le concentrazioni di PM10 sono già di per sè poco elevate sia perché i suoi effetti sul PM10 sono stati relativamente contenuti.
I dati preliminari evidenziano che in tutto il territorio regionale - compresa la città di Torino e gli altri maggiori centri urbani - come nel 2019 non è stato superato in nessuna stazione il valore limite della media annuale, pari a 40 µg/m3. Il valore più elevato della media annuale (36 µg/m3 ) è stato misurato nella stazione di Torino – Rebaudengo (nel 2019 era stato pari a 34 µg/m3). In questa stazione è anche aumentato - come nella quasi totalità delle stazioni - il numero di superamenti del valore limite giornaliero, pari a 50 µg/m3 da non superare in più di 35 giorni per anno civile (76 superamenti rispetto ai 71 del 2019).
La situazione quindi si conferma positiva per quanto riguarda la media annuale ma rimane critica per il valore limite giornaliero, pari a 50 µg/m3, con 19 punti di misura su un totale di 23 dotati di analizzatore automatico che presentano più di 35 giornate di superamento.
