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VERBANIA - 03-02-2021 -- Per la legge è un carrozzone, una di quelle società che, secondo la riforma dell’ex ministro Marianna Madia, deve chiudere i battenti perché non supera il milione di euro di fatturato. Ma per la Regione il Distretto turistico dei laghi è un’impresa strategica, da tutelare e salvaguardare. S’è parlato anche di questo, del futuro della società mista pubblico-privata che gestisce la promozione nel secondo (dopo Torino) bacino turistico regionale nell’incontro che il governatore del Piemonte Alberto Cirio ha avuto oggi con gli amministratori locali. Nel suo tour nel Verbano Cusio Ossola, Cirio, accompagnato dal capogruppo della Lega Alberto Preioni e dai parlamentari di centrodestra Enrico Montani (Lega) e Mirella Cristina (Forza Italia), ha spiegato le ultime strategie per evitare una fusione con le realtà vicine: Novarese (con la Valsesia), Vercellese e Biellese. “Abbiamo due strade – ha spiegato il governatore –: considerare il Distretto un’azienda strategica e cercare un percorso legale che neutralizzi la riforma Madia, oppure far salire il fatturato. In ogni caso l’obiettivo è l’indipendenza. Il Distretto nasce già come realtà sovraprovinciale e, in questo senso, è stato per anni un esempio”.

L’opzione “A” è una riflessione avviata con l’avvocatura regionale, mentre per l’opzione “B” si è già al lavoro: “il presidente Gaiardelli ci ha già presentato per l’anno prossimo un bilancio da 1,7 milioni che supererebbe il problema” - ha commentato.