NOVARA - 13-02-2021 - Il Questore della provincia di Novara, Rosanna Lavezzaro, ha emesso 3 divieti di frequentare esercizi pubblici del capoluogo nei confronti di altrettanti soggetti, poco più che maggiorenni, che il 27 settembre 2020 avevano partecipato a vario titolo alla violenta rissa scoppiata in piazza Martiri, nelle immediate adiacenze di alcuni locali della movida cittadina.
Si tratta di tre ventenni residenti nel Novarese, ritenuti responsabili dei reati di rissa aggravata e lesioni personali. Per loro anche la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza, con divieto di uscire dall’abitazione dalle ore 21 alle 7. Per uno di essi c'è anche l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
L'episodio è ormai nella memoria di tutti i novaresi. Era la sera del 27 settembre scorso, quando nella centralissima piazza Martiri decine di giovani presero parte ad una maxi rissa a suon di botte e lancio di oggetti - perfino di sedie, tavolini ed elementi di arredo urbano -. Il massiccio intervento delle Forze dell’Ordine sedò gli scalmanati, mentre sui social cominciarono a girare video dell'accaduto. Il risultato fu che un ragazzo estraneo alla contesa riportò gravi lesioni personali (frattura scomposta delle ossa nasali) giudicate guaribili in trenta giorni.
Nonostante inconsistenti tentativi da parte di alcuni presenti di eludere le investigazioni con dichiarazioni reticenti o contraddittorie, gli investigatori della Polizia di Stato di Novara sono tuttavia riusciti ad inchiodare i principali responsabili dell’accaduto denunciandoli all’Autorità Giudiziaria per rissa aggravata e lesioni personali gravi.
La minuziosa attività d’indagine condotta dalla Squadra Mobile di Novara e coordinata dalla locale Procura della Repubblica ha consentito di confermare l’ipotesi del reato e fornire all’Autorità Giudiziaria i necessari riscontri investigativi delineando le singole responsabilità. Fondamentali per la ricostruzione dei fatti sono risultate l’analisi dei sistemi di videosorveglianza installati in prossimità dei locali della “movida” e la preziosa collaborazione di molti cittadini.
Il quadro accusatorio ha permesso di indagare sei persone e ha, soprattutto, consentito al GIP del Tribunale di Novara di emettere su richiesta della locale Procura quattro misure cautelari nei confronti dei tre principali autori della gravissima rissa per i quale sussiste il concreto pericolo che gli stessi possano commettere reati dello stesso tipo.
I provvedimenti a carico dei tre giovani sono stati eseguiti dalla Squadra Mobile di Novara il 4 febbraio scorso.
Si tratta dei primi provvedimenti adottati a Novara a seguito della modifica normativa apportata con il Decreto Legge nr. 130 del 21 ottobre 2020 che dispone il divieto di accesso a pubblici esercizi o a locali di intrattenimento nei confronti di soggetti anche solo denunciati per condotte da cui possa derivare un pericolo per la sicurezza pubblica.
Nello specifico, ai tre ragazzi, è stato vietato l’accesso e la frequentazione degli esercizi pubblici e dei locali di intrattenimento situati in alcune vie del centro cittadino: Piazza Martiri della Libertà, Via F.lli Rosselli, Piazza Puccini, Piazza della Repubblica (P.za Duomo), L.go Costituente e Corso Italia, nonché di stazionare nelle immediate vicinanze degli stessi.
La cosiddetta “norma Willy”, dal nome del ragazzo rimasto ucciso nel pestaggio avvenuto a Colleferro lo scorso settembre, consente allo stato attuale di adottare la suindicata misura di prevenzione atipica anche senza la presenza di una condanna passata in giudicato, prevedendo tra l’altro gravi sanzioni in caso di violazione del dispositivo (reclusione da sei mesi a due anni e multa da 8.000 a 20.000 euro).