DOMODOSSOLA - 22-02-2021 - Un nuovo appuntamento d'arte con il Museo Immaginario – L'École des Italiens e M.me Webb Editore al bar Sali & Pistacchi in piazza Mercato, a Domodossola. Martedì 23 febbraio in esposizione uno scatto mitico della fotografa Annie Leibovitz, che riprende John Lennon e Yoko Ono nel dicembre del 1980, poche ore prima della morte dell'ex Beatles. La foto proviene dall'archivio di Michele Bonuomo.
Annie Leibovitz
Anna-Lou Leibovitz nasce negli Stati Uniti nel 1949 da una famiglia benestante, il padre è un ufficiale mentre la madre è un’affermata ballerina. Cresce tra i numerosi spostamenti dettati dalle esigenze del padre, membro dell’aereonautica, tra una base militare e l’altra. Ha grande considerazione della madre, la sua prima fonte d’ispirazione artistica. Decide di seguire le sue orme come cantante ma poi, in seguito ad alcune fotografie scattate personalmente, decide di dedicarsi allo studio della pellicola. Le fotografie in questione sono alcuni scatti ripresi da lei durante una scalata sul monte Fuji nel 1967. Un talento nato che riesce appena tre anni dopo, nel 1970, a farsi assumere dalla rivista Rolling Stone, rinomata per l’attenzione nei confronti della musica e dell’attualità. La sua scalata ai ranghi è rapida e travolgente, appena 10 anni dopo è la responsabile della fotografia della rivista. Nel frattempo segue in tour i veri Rolling Stone. Attraversa con loro tutta l’America nella loro grande serie di concerti, nel 1975. Lavorando a stretto contatto con gli artisti la sua visione del mondo cambia e sviluppa un profondo attaccamento agli attimi di intimità che si creano coi membri del gruppo. Realizza quindi come la fotografia sia lo strumento decisivo nel raccontare ogni genere di storia, anche quelle il cui significato appare minimo, perché è la voce del fotografo stesso a dargli nuova vita ed importanza. Decide così di coniugare la propria carriera al proprio percorso da fotografa freelance, proiettato alla scoperta dell’anima della vita stessa; delle piccole cose, delle storie che i volti, i paesaggi, gli ambienti, possono raccontare. Entra a gran merito tra i ranghi dei fotografi di Vanity Fair. Qui si dedica attivamente ai ritratti: la sua perizia è tale che numerosissimi attori, cantanti, politici, artisti di ogni livello desiderano farsi immortalare dalla fotografa. Ha pubblicato numerosi libri, calendari, fotografie di moda e ritratti e continua ancora a tenere masterclass di fotografia e a parlare (e a far parlare) del suo talento.
John Lennon e Yoko Ono
Quello scattato da Annie Leibovitz è certamente il più celebre ritratto di John Lennon insieme a Yoko Ono. La foto non solo esprime la delicatezza e la profondità dei sentimenti che legavano in due, ma è destinata anche a diventare l’ultima immagine di Lennon. L’ex Beatle, infatti, sarà assassinato soltanto qualche ora dopo quel servizio fotografico.
Nel dicembre del 1980 la rivista musicale Rolling Stone incarica Annie Leibovitz, allora capo fotografo del giornale, di realizzare un servizio fotografico su John Lennon e Yoko Ono. Ovviamente si tratta di un assignment prestigioso, vista la fama dei soggetti. I due, oltretutto, sono già stati fotografati decine di volte. L’idea iniziale di Annie Leibovitz è di ritrarre John Lennon da solo, ma il cantante insiste per far comparire anche la compagna insieme a lui. Bisogna, a questo punto, non solo trovare una chiave originale per raccontare Yoko e John, ma, a maggior ragione, questa chiave deve permettere di raccontare i due insieme, come fossero un’unica entità. Forse ispirata dalla copertina di Double Fantasy, dove Yoko Ono e John Lennon appaiono insieme, la fotografa pensa di ritrarre i soggetti nudi. Yoko, però, è riluttante nel togliersi i vestiti e dichiara di essere disposta a spogliarsi solo della parte superiore, ma non dei pantaloni. Annie Leibovitz rinuncia quindi all’idea del nudo di lei e chiede a Yoko di rivestirsi. Intanto, John, privo di abiti e rannicchiato accanto alla compagna, si avvolge intorno ad una Yoko completamente vestita. Il contrasto tra i due è evidente e Annie immortala l’attimo con una macchina fotografica istantanea. È chiaro fin da subito a tutti e tre che quell’immagine racchiude un significato profondo. La contrapposizione e la diversità è la chiave di lettura della fotografia. Diverse posture, diverse culture, diversi modi di apparire che si incontrano e si intrecciano in un legame tenero, profondo e indissolubile. L’immagine, con taglio verticale, ritrae unicamente i soggetti. Non c’è nessun altro dettaglio che disturba l’inquadratura. Il punto di ripresa è sopraelevato e permette di includere nel frame l’intero corpo dei protagonisti che appaiono nella loro totalità, e, dunque, nella loro completa essenza.
Purtroppo l’immagine diventerà un’icona per celebrare la scomparsa prematura di Lennon. A sole poche ore dal servizio fotografico, l’artista inglese viene assassinato davanti al suo appartamento. La fotografia appare, per la prima volta, sulla copertina di Rolling Stone, nel gennaio 1981, per commemorare l’ex Beatle. È l’ultima immagine di Lennon vivo. Nel 2005, il ritratto di Annie Leibovitz è stato votato dall’American Society of Magazine Editors come migliore copertina degli ultimi 40 anni.