BERNA - 25-02-2021 -- La riapertura dei ristoranti? Non prima di un mese. Come ampiamente previsto e annunciato, i provvedimenti di contenimento del Covid-19 annunciati ieri dalla Confederazione elvetica escludono il ritorno ai tavoli nei locali pubblici. Se ne riparlerà tra tre settimane, quando si valuteranno le misure in vista del 22 marzo, data in cui entreranno in vigore nuove disposizioni. L’orientamento della Svizzera, anche alla luce dei dati epidemiologici, è quello di un graduale allentamento che, a partire da lunedì 1° marzo, coinvolgerà negozi, i musei, sale di lettura delle biblioteche, giardini zoologici e parchi botanici, impianti sportivi e per il tempo libero. Saranno consentite quelle attività en-plen-air nelle quali è possibile mantenere il distanziamento o, in alternativa, indossare la mascherina. Ci si potrà incontrare all’esterno, anche al di fuori della cerchia familiare, ma non in più di 15 persone. Viene reintrodotta l’attività sportiva all’aperto con un tetto di età di 20 anni, più alto dei 16 inizialmente previsti.
Questi annunci sono stati dati oggi dal governo federale a Berna, nella conferenza stampa che ha fissato le date dei prossimi passi. Il 12 marzo inizierà un nuovo giro di consultazioni tra i governi cantonali e quello federale per arrivare il 19 ad annunciare i provvedimenti in vigore dal 22 marzo. Tra questi viene sollecitata, appunto, la riapertura dei ristoranti, che sarà valutata sulla base di parametri tecnici: tasso di positività al virus (la soglia è il 5%), occupazione dei letti di terapia intensiva (meno di 250), riproduzione media del virus negli ultimi sette giorni (meno di 1), incidenza della malattia sui 14 giorni.