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prato michellaccio allagato

VCO - 05-03-2021 - No della Regione alla richiesta del presidente Lincio di adottare, d'intesa col ministero dell'Ambiente, un'ordinanza urgente per prorogare ulteriormente i termini d'uso del sito di stoccaggio dei rifiuti di Mergozzo. Il parere ufficiale è giunto nei giorni scorsi al tecnoparco.

Si trattava, in breve, di prorogare dell'ordinanza emessa dalla Provincia nel febbraio 2019 e reiterata per tre volte per l'esercizio in deroga dell'impianto trattamento rifiuti di Prato Michelaccio con la motivazione di garantire la continuità nella gestione della raccolta differenziata da parte di Conser.VCO.

Questo fino a risolvere le criticità della gestione di rifiuti attraverso la delocalizzazione dell'impianto di trattamento in un nuovo sito (a Ornavasso) e la trasformazione di Mergozzo in un centro di trasbordo per i rifiuti. La quarta autorizzazione in deroga era scaduta a fine febbraio 2021; la Provincia - supportata da un parere legale - alla richiesta di Conser.VCO ha chiarito che altre proroghe non sarebbero state  legali, pertanto il sito di Mergozzo è stato dismesso perchè in piena fascia di esondazione del fiume Toce. Si scopre intanto che anche il sito collocato nell'area industriale di Ornavasso non sarebbe immediatamente utilizzabile, poiché le opere spondali che lo proteggono dalle esondazioni del Toce, richiedono prima un collaudo e quindi una variante urbanistica. Da qui la soluzione di portare i rifiuti (si parla di carta) al sito di regione Nosere, a Domodossola.


Nel fornire una risposta alle richieste del presidente Lincio, i dirigenti della Regione chiariscono: "Già nell'autunno si è raccomandato al Consorzio e alla società gestrice del servizio di considerare come imprescindibile il ricorso al sito di Domodossola, garantendo al meglio la sua funzionalità attraverso una modifica dell'autorizzazione esistente per consentire l'installazione dell'attività di pressatura della carta". Pressatura che veniva eseguita a Metgozzo, ma che stando alla Regione potrebbe facilmente essere trasferita a Domo, pur con un percorso graduale. Considerata l'esistenza di soluzioni alternative, e pur nella consapevolezza di un aggravio dei costi per il trasferimento temporaneo dei rifiuti fuori provincia, la Regione rifiuta la proroga poiché "non sussistono i presupposti dell'adozione da parte del Presidente della Regione dell'ordinanza". Manca l'urgenza, mancano le "situazioni di eccezionale e urgente necessità di tutela della salute pubblica e dell'ambiente" poiché si tratta di carta "che con comporta gravi difficoltà ambientali in termini di prodi ed emissioni". In totale si parla di poco meno di 17mila tonnellate di rifiuti, di cui 14.600 di carta e cartone, che corrispondono a circa il 5,6% dei rifiuti totali di rifiuti di carta e cartone del Piemonte.

Con il venir meno del sito di Mergozzo, rileva la Regione, ci sarebbe un incremento del traffico veicolare di 190mila kilometri l'anno, ovvero il percorso annuale di due mezzi pesanti in più sul territorio. Infine, neanche l'emergenza legata al Covid rende attuabile il provvedimento emergenziale. La Regione, tuttavia, rinnova la disponibilità a un nuovo incontro per individuare le soluzioni più idonee.