VERBANIA - 09-03-2021 -- Ci hanno segnalato che sono stati esposti volantini no vax. È da questa affermazione, rivolta nel pomeriggio di oggi da un agente della polizia locale di Verbania a due esponenti del partito Vox Italia, che è nato il battibecco che ha portato i vigili a sequestrare i documenti “contestati”, e gli attivisti a protestare vibratamente per quell’atto che ritengono invasivo.
Il fatto è avvenuto al di fuori della sede del movimento, in via Baiettini a Intra. Una pattuglia composta da due agenti s’è presentata, appunto, per dar seguito a una segnalazione di un cittadino che parlava – così hanno riferito – della via tappezzata di manifesti. Sulle prime i due rappresentanti di Vox hanno pensato che il problema fosse nell’affissione, che ritenevano autorizzata per le ridotte dimensioni dei due fogli, di formato A4. Quando, appunto, un agente s’è soffermato sul contenuto, parlando di disinformazione, il segretario del partito, Mattia Bianchi, s’è inalberato, negando d’essere no-vax ma ribadendo, che se anche lo fosse stato, aveva il pieno diritto costituzionale di sostenere la sua posizione.
Per qualche minuto c’è stato un conciliabolo durante il quale gli agenti hanno chiesto ai due attivisti di fornire le proprie generalità (poi declinate) al termine del quale hanno portato via, eseguendo un sequestro amministrativo i due volantini in questione.
I due volantini sono, uno un documento dal titolo “lo sapevi che...” nel quale si mettono in evidenza alcune tesi secondo cui portare la mascherina sottopone a rischi; l’altro una locandina dell’associazione Ippocrate Org che afferma come “con la giusta terapia” “zero decessi è possibile”.
Nella foto, militanti di Vox Italia nella sede il giorno dell'inaugurazione, lo scorso ottobre.