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gallotti avizzano

DOMODOSSOLA - 10-03-2021-- Un agente segreto inesistente, ville di lusso in Svizzera, automobili da sogno, aerei per voli acrobatici e una serie di truffe per una montagna di soldi; poi complici che si pentono e truffati che peccano di buona fede, abbagliati da una vita che sembra uscire direttamente dalla sceneggiatura di un film.

Non è un film ma è tutto falso lo stesso, di vero per due imprenditori domesi, Nicola Avizzano e Paolo Gallotti, c'è il danno subito: almeno 520mila euro da quanto si deduce dal servizio andato in onda ieri sera a Le Iene. La vicenda che vede vittime i due domesi, titolari di un'impresa edile in Svizzera prende le mosse da un agiato imprenditore elvetico che denuncia d'essere stato raggirato da un presunto 007, tal Pierangelo meglio noto come "Agente 24" che in sei anni - dice l'imprenditore - riesce, con la promessa di costituire una fondazione benefica, ad estorcergli almeno 30 milioni di franchi.

I fatti sono piuttosto complessi - e frutto d'indagini da parte della Guardia di Finanza - ma di fatto, nel giugno del 2019 i rapporti tra il falso agente segreto e l'imprenditore elvetico s'interrompono. Si scoprirà dopo che in quel periodo l'uomo è arrestato per bancarotta fraudolenta, dovrà scontare 7 anni di carcere. E' a questo punto che l'imprenditore incontra uno sconosciuto, un uomo che si identifica come "la voce", ovvero come la persona che, resosi complice dell'agente 24, negli anni precedenti lo ha spesso contattato telefonicamente, minacciandolo e sostenendo lo sporco gioco di Pierangelo.

L'uomo si dice pentito, da qui la necessità di confessare i suoi peccati alla vittima numero uno del truffatore, e dichiarando di avergli "fatto del male". L'imprenditore lo registra, scattano le denunce. Ma l'agente 24 non si ferma a questo. Il servizio de le Iene prende in esame i casi, tutti oggetto di indagini, che coinvolgono altre vittime che dichiarano d'aver lasciato nelle mani del truffatore (presunto sino a prova contraria) migliaia di euro in cambio di nulla: un pilota privato di arei che ci avrebbe rimesso un milione, un pensionato di Cuneo (ex poliziotto in sedia a rotelle) e, appunto, i due imprenditori domesi.

Abbagliati dal tenore di vita dell'uomo, e da un parco macchine stratosferico con tanto di Ferrari, Porches d'epoca e Jaguar i due si fidano e accettano di ristrutturare l'attico della figlia. Con tutta roba di prima qualità - precisano a le Iene -. Tant'è che tra le chicche extralusso ci sono un water da 4mila euro con tanto di sedile riscaldato e una vasca da bagno dal costo di 10mila. Totale delle spese per la ristrutturazione: 400mila euro, di cui i due domesi non hanno visto nulla.

A questo si aggiungerebbe la cifra di 120mila euro che i due avrebbero dato direttamente a Pierangelo per motivi non ben specificati. La cosa però emerge dalla candid-camera che, con la complicità del programma di Italia 1, uno dei due imprenditori, Nicola Avizzano, riesce a girare in Francia, riuscendo anche a far confessare all'uomo il maltolto. Eh sì perchè oggi lo 007 è fuori dal carcere, in prova ai servizi sociali, ma è presumibile che il giudice di sorveglianza cambi presto idea.