VERBANIA - 12-03-2021 -- Potenziali donatori sensibilizzati allo sportello. Nei giorni scorsi è stato approvato il protocollo d’intesa tra comune di Verbania e la locale sezione dell’Avis per la creazione di un progetto che porti il messaggio della donazione di sangue direttamente al cittadino che si reca negli uffici comunali. Al piano terra dell’ex scuola elementare Fermi, sede dei Servizi demografici, Avis installerà una propria postazione e fornirà il materiale informativo che sarà consegnato agli addetti dell’Anagrafe. Ogni volta che un cittadino si recherà allo sportello per una pratica, l’operatore gli chiederà se intende ricevere informazioni su Avis. In caso di risposta positiva, gli consegnerà un modulo per il trattamento dati e per la privacy che, entro 15 giorni, sarà ritirato dall'associazione, che lo contatterà.
L’accordo, già ratificato dalla giunta il 2 marzo e che ha durata di un anno, non è una novità ma segue l’esempio di quello che, nelle passate settimane, è stato siglato dall’Avis di Stresa con i comuni di Stresa e di Baveno.
Stamane negli uffici comunali dell’Anagrafe è in programma la cerimonia di firma del protocollo d’intesa e la conferenza stampa di presentazione dello stesso, un evento pubblico che stride con le norme anti-Covid.
La scorsa settimana, prima che entrasse in vigore la zona arancione rinforzata, il sindaco ha inoltrato alle associazioni sportive e culturali verbanesi e alle parrocchie una lettera in cui invitava a valutare con attenzione l’opportunità di tenere riunioni in ambienti chiusi, invitando a sospendere ogni iniziativa.
Le autorità sconsigliano fortemente questo tipo di attività. Considerando che da mesi si riuniscono solo on-line giunta, Commissioni e Consiglio comunale e che la stragrande maggioranza degli incontri privati non si tengono, forse -contando anche le numerose campagne di sensibilizzazione al contenimento del contagio del Comune- sarebbe stato più opportuno soprassedere ad una cerimonia di firma e a una conferenza stampa che non hanno un’utilità concreta.
Come redazione abbiamo espresso questa osservazione per e-mail all’Amministrazione, ma non abbiamo ricevuto risposta.