GRAVELLONA_ TOCE- 11-01-2016- A nulla era servita la condanna a un anno e otto mesi di reclusione comminatagli a seguito degli atti persecutori cui aveva sottoposto l’ex compagna. L’insopprimibile impulso a porre in essere minacce e molestie verso la donna, colpevole di averlo lasciato, è valso ad un 27enne gravellonese, un nuovo provvedimento cautelare di restrizione della libertà personale. Il giovane, dopo la condanna non era sceso a più miti consigli continuando ad esercitare un controllo asfissiante sulla ex, costretta a subire ogni forma di indebita intromissione nella propria vita. Sottoposta a tali snervanti “attenzioni”, alla malcapitata non restava altro da fare che sporgere un’ulteriore denuncia/querela contro il persecutore.
L’attenta attività d’indagine condotta dal personale della Squadra Mobile della Questura di Verbania, permetteva di trovare solidi riscontri alle lamentazioni della donna. Risultava, in particolare, che lo stalker era solito bombardare la ex con sms (oltre 3.000 in un solo mese!) dal contenuto offensivo e talvolta minaccioso. Per sovrappiù, seguiva la donna nei suoi spostamenti, si appostava sotto la sua abitazione, oltreché in prossimità di quella dei di lei genitori, arrivando a realizzare degli autentici inseguimenti in auto pur di fare sentire la sua opprimente presenza alla preda designata. Sulla scorta degli elementi probatori messi a disposizione, il G.I.P. del Tribunale di Verbania disponeva la misura degli arresti domiciliari per il molestatore con il divieto di comunicare in qualsiasi modo con la parte offesa.