VERBANIA - 16-03-2021 -- Il Vco, compatto, ha detto no. Baveno, Stresa e Verbania, cioè le tre società della Provincia Azzurra che militano nel campionato di calcio di Eccellenza, ieri sera hanno comunicato formalmente ai vertici del pallone piemontese che nell’ipotesi di ripresa del torneo, loro non ci saranno. E, come loro, quasi la metà dei club, divisi -alcuni sono indecisi- su un ritorno alla normalità che non coincide con la situazione reale dell’epidemia e del paese.
A tirare le fila di un discorso avviato da almeno un paio di settimane è stato ieri sera il confermato presidente Lnd Piemonte - Valle d’Aosta Christian Mossino. Che, nella riunione on-line con le 36 squadre di Eccellenza, ha spiegato le linee guida della Lnd sull’Eccellenza, cioè la ripresa su base volontaria con una formula da definire che non avrà ripercussioni sulle retrocessioni ma che metterà in palio alcuni (da verificare quanti) posti per la serie D dell’anno venturo. Il tutto condito dall’obbligo di sottoporsi al protocollo sanitario già in vigore per la D, con tamponi continui e, per chi non aderirà: il divieto di chiedere il ripescaggio, nessun rimborso delle tasse di iscrizione, lo svincolo anticipato dei giocatori in scadenza, e il prestito sino a fine stagione di quelli vincolati senza potersi opporre.
Sulla stessa lunghezza d’onda di Baveno, Stresa e Verbania c’è il Borgomanero, mentre hanno detto sì le novaresi Oleggio e Rg Ticino. Altre, in dubbio, scioglieranno la riserva nelle prossime ore, quando Mossino porterà al tavolo nazionale le posizioni del Piemonte, in attesa che sia poi Roma a dire se, come e quando tornare a giocare.
Al di sotto dell'Eccellenza, tutto il calcio dilettantistico è bloccato e la stagione -la seconda di fila- s'è conclusa anzitempo.