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rubinelli dante

OMEGNA -17-03-2021-- In questo 2021 ricorrono i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, avvenuta nel 1321 a Ravenna.
Dante, simbolo indiscusso della cultura italiana nel mondo, padre della lingua italiana nonché fonte di profonda ed inesauribile ispirazione, quest’anno verrà ricordato con molte iniziative in Italia e in diverse città dell’estero, e anche nel nostro territorio non mancheranno occasioni per onorarlo.


Sulla capacità creativa, sull'attualità e sulla  straordinaria leggibilità del grande poeta ragionerà anche Sara Rubinelli, assessore alla Cultura e all’Istruzione del Comune di Omegna, che ha pensato di dedicare  proprio a Dante, e in particolare alla sua celeberrima Divina Commedia, tutta una serie di dirette Facebook che vogliono essere occasione per inquadrare la figura del Sommo Poeta tra passato, presente e futuro.


“Ho scelto Dante per più ragioni: uno perché quest’anno ricorrono i 700 anni dalla morte e questo è un anno particolare, due perché sono fra quelle persone che nonostante abbia iniziato a leggere Dante al liceo l'ho veramente compreso dopo e poi  perché mi sto accorgendo proprio in questo tempo del valore che un classico di quel livello, e stiamo veramente parlando di un classico di altissimo livello, può avere oggi per farci riflettere su tante difficoltà che stiamo affrontando -dice Sara Rubinelli-. Anche se sono contesti completamente differenti, la lezione di Dante in tanti passi della Divina Commedia è veramente un punto di riflessione per l'uomo di oggi,  siamo un po’ tutti in questo “cammin”, in questa dimensione in cui forse dobbiamo valutare bene il passato, il presente e il futuro e abbiamo tutti da fare un viaggio…”.


E’ giusto precisare che questa iniziativa non riguarda  il Comune di Omegna, è un progetto personale  di Sara Rubinelli che, ancora una volta, pensa e crea momenti utili a divulgare e condividere cultura; mai come ora è fondamentale potenziare e stimolare il pensiero critico per capire che è importante  “cosa pensare” ma anche, e forse soprattutto, “come pensare” e i grandi classici sono sicuramente un validissimo aiuto.


“Le mie non saranno delle lezioni filologiche, io non ho la pretesa di essere vicina ai grandi commentatori di Dante però vorrei prendere degli spunti da Dante per riflettere su quello che secondo me in questo tempo ci può servire per migliorarci e rafforzarci -spiega bene Sara Rubinelli-. Non c'è niente di meglio, soprattutto in questo periodo, che prendere un classico e ancorarci adesso e in tal senso io farò delle dirette sulla mia pagina Facebook, a partire da sabato 20 marzo,  dove prenderò di volta in volta un Canto partendo dall’Inferno che in generale è quello che piace di più perché ci invita a riflettere su quelli che possono essere i nostri difetti; chiaramente non  farò una pedante lettura storico-filologica, anche se alcuni elementi storici sono importanti da riprendere e da comprendere perché se no non si capisce il testo di Dante. Quello che voglio cercare di fare io durante queste dirette è una mediazione con il tempo moderno e quindi dire molto  semplicemente quello che secondo me possiamo prendere per noi. Quello che io chiedo alle persone è di avere una un'edizione qualsiasi della Divina Commedia per riprendere il testo e leggerlo insieme. Questa non è un’attività prettamente legata al mio assessorato -precisa Sara Rubinelli-  ma è molto legata  a ciò che  già faccio da tempo, io ho una pagina Instagram che si chiama “comunicalascienza” dove faccio  divulgazione culturale per la crescita personale prendendo classici del pensiero, testi, poesie e tutto ciò che può servire a farci ragionare…”.


Ecco, quindi, che grazie a questa nuova iniziativa "dantesca" chi lo vorrà avrà occasione arricchirsi ed interrogarsi  perché se è vero che il pensiero critico non può di certo bloccare l’avanzata dell’epidemia da Covid-19 e delle tante crisi ad essa correlate, è altrettanto vero che può aiutare a non farsi irretire da facili superstizioni e, soprattutto, dalla mala informazione che, purtroppo, è molto presente; Dante, quindi, come del resto tutti i grandi classici della letteratura, può sicuramente servire per capire l’oggi che stiamo vivendo e per costruire una filosofia del presente capace di fornire analisi e proposte con gli strumenti dell’etica pubblica e del pensiero critico per essere cittadini migliori di un mondo migliore.

r.a.