VERBANIA - 18-03-2021 -- “Teniamo alta la qualità del servizio e non disperdiamo il capitale umano e professionale accumulato negli anni”. È un invito-appello quello che Vanna Zarini, presidente dell’associazione familiari Alzheimer del Vco, rivolge al mondo della sanità e ai vertici dell’Asl Vco a proposito della Geriatria.
Pare infatti imminente, nell’ottica di una riorganizzazione del sistema-ospedale, che la Soc (Struttura organizzativa complessa, quello che un tempo veniva chiamato reparto) di Geriatria del “Castelli” di Verbania venga declassata a Sos (Struttura organizzativa semplice) con la contemporanea ridefinizione dell’area delle Malattie infettive.
Sono movimenti interni che, tuttavia, interessano i pazienti, i loro familiari e i volontari che gravitano attorno alla Geriatria e che, negli anni, ne sono stato un prezioso supporto. “Io, personalmente, sono attiva da una quindicina d’anni – spiega Zarini –. Tutto è nato con un convegno sulla malattia di Alzheimer, che ha pesanti ripercussioni non solo sui malati, per i quali una cura non c’è, ma sulle loro famiglie. S’è costituita l’associazione e sono stati attivati diversi progetti, tra cui i Caffé Alzheimer. Con i medici e il personale sanitario negli anni s’è instaurato, oltre a un bel rapporto umano, anche una proficua collaborazione”.
Ciò su cui la presidente dell’associazione chiede attenzione, è la qualità dell’assistenza. “Non so che cosa cambierà e comprendo che in tempi di pandemia ci sono alcune priorità. Spero solo che il nostro lavoro possa proseguire come e meglio di prima. Abbiamo visto che il Covid, al di là dei suoi effetti clinici, ha prodotto gravi danni ai malati di Alzheimer. L’isolamento forzato e la mancata assistenza li hanno fatti peggiorare, con danno anche per le famiglie”.
Un servizio meno ospedaliero e più territoriale è uno dei motivi per cui potrebbe essere soppressa la Soc di Geriatria. “Ripeto, non entro in queste dinamiche. Vorrei solo che si tenesse in considerazione il problema, che se ne parlasse e che si tenesse alta l’attenzione”.