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PIEVE VERGONTE - 18-03-2021 - Con le attuali modalità previste dalla Regione, gli indennizzi per l'alluvione dello scorso ottobre saranno minimi, e comunque non sufficienti a coprire la reale entità dei danni subiti. E' quanto fanno rilevare alcuni sindaci di Ossola e Cusio, riuniti l'altra sera a Pieve Vergonte per fare il punto della situazione rimborsi e rimarcare le diverse esigenze dei cittadini. "Auspichiamo che la Regione modifichi i criteri di risarcimento - spiega il primo cittadino di Ornavasso Filippo Cigala Fulgosi - . In questo senso il consigliere del territorio (Preioni ndr) s'è reso disponibile a frasi interprete delle esigenze degli alluvionati". La Regione, infatti rimborserà essenzialmente i danni provocati alle strutture, ma nella maggior parte dei casi i danni più consistenti si sono verificati ai beni mobili: arredamento, elettrodomestici, mezzi meccanici per cifre che in molti casi sono ingenti. "E' vero che le persone potranno riavere una caldaia nuova o un nuovo impianto idraulico - aggiunge Cigala Fulgosi - ma cosa diciamo a chi ha perso il letto, la lavatrice, il televisore, il frigorifero? Ad Ornavasso, ad esempio, i danni alle strutture sono vicini a zero, ma quelli ai beni mobili sono significativi". A condividere le istanze di Ornavasso, alla riunione dell'altra sera hanno preso parte i sindaci di Gravellona (Morandi); Pieve Vergonte (Medali), Vogogna (Stefanetta) e Mergozzo (Tognetti). Altro motivo di scontento è l'iter burocratico stabilito dalla Regione che chiede ai Comuni di verificare quanto dichiarato dai richiedenti attraverso anche le perizie tecniche presentate. Cosa che finirebbe per bloccare l'attività degli uffici tecnici comunali.