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VCO - 23-03-2021 - Un taglio delle ore di lavoro nei servizi di pulizia e sanificazione negli ospedali, non solo corrisponde a una penalizzazione per le maestranze ma è un pericolo per la salute di tutti, soprattutto in tempi di pandemia. Sono queste, in sintesi, le preoccupazioni manifestate dal sindacato Fisascat Cisl che oggi ha comunicato agli organi d'informazione di essere a un passo dallo sciopero, ovvero di aver avviato le procedure di raffreddamento e di conciliazione delle controversie (sono procedure da espletare obbligatoriamente prima della proclamazione dello sciopero).
Al centro dei timori del sindacato, la recente aggiudicazione della gara di appalto bandita da S.C.R. Piemonte per pulizie e sanificazione nelle ASL delle provincie di Biella – Novara – Verbania – Vercelli (lotto 5) aggiudicata alla società Markas Srl con un ribasso a base d’asta del 30,12 % .
Come si legge nella nota di Fisascat: "Il lotto 5 è parte di una gara più ampia che coinvolge circa 3000 lavoratori, di cui circa un centinaio operanti nella Provincia del VCO e che dal 2018 giaceva sospesa con continue proroghe, ma che seppur in epoca di Covid ha visto un’accelerazione improvvisa.
L’aggiudicazione delle gare è stata fortemente contestata dalle aziende escluse, a tal punto che sono numerosi i ricorsi al Tar che si esprimerà in merito a novembre di quest’anno; dai giornali abbiamo poi appreso che la Procura di Torino ha già aperto un fascicolo in merito. Per questo motivo, l’apertura dello stato di agitazione abbiamo voluto trasmetterlo per conoscenza anche alla Procura della Repubblica di Verbania.
Considerato che il costo del lavoro in appalti di questa natura, rappresenta circa l’85% del totale dell’appalto, appare chiaro che un ribasso di tale portata non potrà che avere riflessi pesantemente negativi nei confronti delle maestranze, operanti negli appalti in termini di riduzione delle ore di lavoro.
Non vi è dubbio che legato al taglio delle ore, si genera un ulteriore problema che già normalmente preoccupa, che è quello del rischio di una sanificazione non adeguata, che molti studi indicano come causa principale delle infezioni che si contraggono in ospedale e che ogni anno causano molte vittime. A maggior ragione in una situazione come quella attuale, che vede una pandemia in corso, non è pensabile ed accettabile che vi siano tagli delle ore lavorative, nelle aziende ospedaliere legate alle pulizie ed in particolare alle sanificazioni.
Tale situazione va altresì ad aggiungersi ad un Contratto Nazionale di Lavoro del settore che è scaduto da ormai 8 anni e che nonostante le varie azioni intraprese a tutt’oggi non è stato rinnovato.
Viene pertanto dichiarato lo stato di agitazione con la possibilità di proclamazione di giornate di astensione dal lavoro".