VERBANIA – 25.04.2015 – Il XXV Aprile di Verbania, prima che nella messa a suffragio celebrata in basilica, del corteo, della deposizione delle corone al monumento ai caduti, delle orazioni, inizia a Fondotoce. Alla Casa della Resistenza, nella bacheca dell’edificio ex Ossolana da qualche anno inglobato alla struttura di Fondotoce, stamane è comparsa in mezzo alla bandiera italiana una svastica disegnata con il pennarello.
Al di là del gesto, anonimo e isolato, le celebrazioni ufficiali hanno visto la presenza di tutte le autorità. A Verbania il corteo che è partito da piazza San Vittore e è sceso al lungolago di Intra, era accompagnato dai vessilli dei comuni, delle associazioni combattentistiche, dell’Anpi. A guidarlo il viceprefetto Michele Basilicata, il consigliere provinciale Riccardo Brezza, il consigliere regionale Aldo Reschigna, il sindaco di Verbania Silvia Marchionini e altri colleghi primi cittadini del Verbano.
È stata proprio Marchionini, per la prima volta nel suo mandato, a tenere l’orazione ufficiale. Il suo è stato un discorso improntato al presente, alla necessità che oltre alla conservazione della memoria – nel momento in cui sono scomparsi quasi tutti i testimoni diretti di quei fatti – si allontani la spinta al revisionismo “che non casualmente arriva in un contesto di debolezza della politica dopo la scomparsa dei partiti della’arco costituzionale”. Marchionini ha invitato a “non temere un’onesta e completa storia del nostro Paese”, spiegando che la conoscenza è la chiave per rafforzare la libertà.