VERBANIA – 12.01.2016 – “Sono sereno ma non mollo
perché ho ragione: sono presidente della Victor Intra, lo resterò e se voteranno la mia decadenza da consigliere comunale ricorrerò al tribunale civile chiedendo il reintegro e il risarcimento danni”. Il giorno dopo il Consiglio comunale che l’ha dichiarato incompatibile Michael Immovilli ostenta tranquillità ma affila le armi per la battaglia. “Avevo tutto il diritto di restare in aula e se me ne sono andato è solo per educazione e perché me l’hanno chiesto i colleghi consiglieri di minoranza – dice –. Detto questo ho ascoltato il dibattito per radio con molta tranquillità e non ho sentito niente di nuovo. Questa è una decisione politica, non suffragata da un parere legale autorevole della quale ciascuno si assume le proprie responsabilità. Come dato politico registro la compattezza di quasi tutte le minoranze contro questo atto di forza della maggioranza”. Una parola il rappresentante di Forza Italia che a Palazzo Flaim appartiene a un gruppo non allineato con il segretario provinciale Mirella Cristina la spende proprio per il candidato sindaco che ha sostenuto. “Mi dispiace per lei e lo dico senza ironia – afferma –. Ha voluto allinearsi alla maggioranza attaccandomi personalmente: un gesto scorretto che segnalerò ai vertici del partito”.
Secondo la legge, decretata definitivamente con il voto del Consiglio comunale l’incompatibilità, Immovilli ha dieci giorni per rimuovere questo ostacolo. Oltre sarà dichiarato decaduto con un altro voto del Consiglio e dovrà essere surrogato dalla prima dei non eletti di Forza Italia, Maria Canale. “Potrei dimettermi da presidente della Virtus e non avrei problemi – conclude –. Ma sarebbe come dare ragione a chi mi attacca perché vuole farmi stare zitto. Ho ricorso al Tar denunciando un atto illegittimo della giunta e anziché parlare di questa grave illegittimità vengo votato incompatibile”.