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CASALE CORTE CERRO/OMEGNA - 28-03-2021 -- Cartelloni, disegni colorati e grembiuli per dire sì alla scuola in presenza.
Venerdì 26 marzo  in molte città italiane si sono svolte mobilitazioni per chiedere la riapertura in presenza, in sicurezza e in continuità di tutti gli istituti scolastici perché se è vero che  in un anno di pandemia la DaD ha salvaguardato le lezioni destinate ai ragazzi, è altrettanto vero che li ha isolati nelle proprie case, allontanandoli  da una crescita sana ed equilibrata che si basa anche sul contatto con il mondo.


L’isolamento e la didattica a distanza hanno avuto un impatto significativo sulla vita dei bambini e dei ragazzi che, non avendo il legame con il luogo fisico della classe e il rapporto diretto con docenti e compagni,  si sentono sempre più soli e disorientanti e proprio per sostenere la didattica in presenza, anche nel Cusio, e nello specifico in alcune scuole di Casale Corte Cerro e Omegna, venerdì  sono state organizzate delle iniziative.


“ Sulla scia di quello che è stato fatto nei giorni scorsi in una scuola di Villadossola, abbiamo pensato di realizzare questa iniziativa anche in alcune scuole primarie e medie di Casale Corte Cerro e di Omegna -specificano Nicoletta Lavarini e Alessandra Soldato, due mamme che hanno curato l’organizzazione dell’iniziativa-. Il tutto è stato fatto  per promuovere e sostenere la didattica in presenza in cui crediamo, noi genitori preferiamo sostenere quello che riteniamo più giusto ed adeguato per i nostri figli piuttosto che puntare il dito contro ciò che non va, per questo più dire no alla DaD  diciamo sì alla scuola in presenza.! Il messaggio importante che ci teniamo a fare passare è che l'iniziativa è stata realizzata dai genitori, ma è nata da una esigenza che hanno espresso i bambini.”


Ecco, quindi, che cartelloni e disegni colorati sono stati espressione autentica di ciò che bambini e ragazzi sentono e la manifestazione di venerdì, assolutamente apolitica e pacifica, è stata volutamente organizzata per far sentire la loro voce e  restituire loro la rilevanza sociale che meritano  come risorsa della comunità intera.


“ Abbiamo chiesto tutte le autorizzazioni necessarie in comune, ai dirigenti scolastici e in questura -specificano bene mamma Nicoletta e mamma Alessandra-, per quanto concerne l’Istituto comprensivo Crusinallo-Casale- Valstrona sono stati coinvolti i plessi di  Casale Corte Cerro e Ramate, per quanto riguarda invece l’Istituto Comprensivo di Omegna è stata coinvolta la scuola primaria De Amicis”.


r.a.

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