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poliotto patrizia
TORINO – 13.01.2016 – Attenzione alla truffa 

della “busta verde”. Anche in Piemonte si segnalano casi di persone derubate con l’ultima trovata dei professionisti del dolo, che spediscono a domicilio raccomandate del tutto simili a quelle degli atti giudiziari e delle contravvenzioni stradali, contenute nelle tipiche buste di color verde. “Le buste provengono dall’est Europa, più propriamente dalla Croazia – mette in guardia l'avvocato Patrizia Polliotto (nella foto), fondatore e presidente del Comitato piemontese dell'Unione nazionale Consumatori –. La busta verde nasconde al proprio interno solitamente una richiesta di pagamento a fronte di una contravvenzione elevata per eccesso di velocità, il cui importo fraudolentemente richiesto oscilla tra 180 e i 250 euro. La busta contiene anche il codice Iban mediante il quale effettuare il saldo dell'intera cifra, oltre ai termini di scadenza per il pagamento stesso. Chi paga è soprattutto chi è stato ultimamente in Croazia, e non ricorda semmai i giorni e percorsi degli itinerari compiuti. La lettera viene spedita da Pola, cittadina croata, e contiene su di sé molteplici timbri che recano in inganno il consumatore, che erroneamente li reputa appartenenti alle autorità croate preposte alla riscossione dei tributi stradali. Ribadiamo l'invito a non pagare, segnalando al contempo la provenienza delle finte contravvenzioni alle Autorità di polizia postale”.