STRESA - 09-04-2021 -- Sarà presto tirato in secca per la verifica dei danni riportati alla chiglia il gommone dei carabinieri danneggiatosi mercoledì nel porto nuovo (e chiuso) di Stresa. Il fortissimo vento proveniente da nord che due giorni fa ha spazzato il bacino del Verbano s’è fatto sentire anche nell’infrastruttura che la Perla del Verbano non ha ancora concluso dopo oltre vent’anni di tribolazioni. Il moto ondoso s’è riverberato sui moli ai quali sono attraccati, in attesa della fine dei lavori e del collaudo, solo i mezzi di emergenza di vigili del fuoco e, appunto, carabinieri.
Il divieto di utilizzo s’è reso necessario dopo che, nel marzo del 2019, un altro evento atmosferico di vento forte unito al basso livello del lago, aveva provocato il distacco dei moli. Da allora è stata avviata una verifica approfondita che, tramite uno studio del Politecnico di Torino, ha rivelato la necessità di ulteriori lavori per definire i quali è stato dato incarico di realizzare un modello simulato del porto sottoposto a diversi venti e in differenti condizioni.