VERBANIA – 14.01.2016 – Virtus Verbania e Comune si salvano.
Con una decisione opposta a quelle prese in dicembre, oggi il Tar del Piemonte ha rigettato l’istanza di sospensiva nel ricorso al Tar della Victor Intra contro l’annullamento delle delibere e delle determine con le quali il Comune ha concesso alla Virtus Verbania la gestione dello stadio “Pedroli” per un anno.
Il 16 dicembre i giudici avevano sospeso con effetto “ritardato” (alla scadenza dei sei mesi della concessione, cioè a fine gennaio e inizio febbraio) i contratti con l’Accademia Verbania per i campi di Possaccio e Renco, e con il Gs Fondotoce per quello di Fondotoce ritenendo che fosse illegittimo ogni affidamento temporaneo che superasse i sei mesi (quelli in questione erano di un anno).
Questo criterio è stato confermato dal collegio dei giudici anche nell’ordinanza depositata oggi, che recita “ribadito che il regolamento comunale prevede la possibilità di affidamento diretto unicamente per il tempo massimo di sei mesi (con espresso riferimento tanto ai beni demaniali che ai beni del patrimonio)”. Tuttavia per lo stadio ha pesato la categoria di appartenenza della Victor, che è in Terza Categoria, quattro gradini sotto la Virtus, che milita in Eccellenza. “Risulta (…) che la controinteressata Virtus Verbania è società che gioca in categoria completamente diversa dalla ricorrente – si legge nel dispositivo –; pare quindi condivisibile l’assunto per cui la ricorrente, non trovandosi in condizione omologa ai potenziali destinatari dell’affidamento, non può vantare un interesse al controllo dell’astratta legalità dell’azione amministrativa”.
Il non accoglimento della sospensiva non fornisce alcun giudizio di merito. Per quello, come per le vicende di Accademia e Virtus, è già stata fissata udienza il 13 dicembre 2016. Di fatto causa finisce qui perché per allora le convenzioni saranno tutte andate a scadenza. Contro il rigetto della sospensiva la Victor Intra può ricorrere al Consiglio di Stato.
La decisione del Tar lascia una situazione complicata per il Comune, che nulla dovrà fare per garantire la continuità nella gestione dello stadio ma che a brevissimo dovrà decidere ce cosa fare per Renco, Possaccio e Fondotoce dal momento che la sospensiva di ogni atto è stata confermata dai giudici.