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VERBANIA – 14.01.2016 – Nel 2015 i due Dea del Vco

e il Pronto soccorso di Omegna hanno accolto 62.736 persone. Lo dice l’Asl che oggi ha radunato gli operatori dei tre reparti per un bilancio dell’attività, per affrontare le questioni da risolvere e per programmare il futuro prossimo. Rispetto all’anno scorso il numero di pazienti è stato sostanzialmente stabile, con un aumento medio dello 0,75%, punto di equilibrio tra il +3,1% di Domo e il -4,8% di Omegna. Al “Castelli” si sono presentate 29.922 persone, cioè 82 di media al giorno. Al “San Biagio” sono state 24.038 (66 di media), mentre al Coq 8.776 (24). Tra i dati più significativi quello sulla fascia oraria. Solo un quarto dei pazienti ha fatto ricorso alle cure d’urgenza in orario notturno, tra le 20 e le 8 del mattino.

I dati sono stati illustrati all’incontro cui hanno partecipato i dirigenti e i coordinatori infermieristici dei dipartimenti di Medicina e Chirurgia d’urgenza, di Medicina, della Direzione sanitaria ospedaliera, oltre che del responsabile delle professioni sanitarie infermieristiche, i presidenti dei Distretti, la responsabile Qualità della direzione generale.

Il confronto ha fatto emergere alcune criticità: uno stress nel reperimento di personale per via della nuova organizzazione dell’orario di lavoro entrata in vigore il 25 novembre, l’incompleta registrazione di flussi di attività per problemi di personale e tecnici.

Soddisfatta del lavoro per ridurre i tempi d’attesa, l’Asl ha come obiettivo a breve la definizione del passaggio di organizzazione dei trasporti secondai urgenti con l’Azienda ospedaliera di Novara. E, per tagliare le code – meglio, per informare i pazienti sui tempi di attesa – sta pensando di installare monitor con display che aggiornino in sala d’aspetto sul numero di persone in attesa per codice di triage: bianco, verde, giallo o rosso.