VERBANIA - 12-04-2021 -- Una precedente lite di vicinato, qualche parola di troppo, la reazione inconsulta a colpi di pala, il processo e la condanna. Erano i primi giorni dell’agosto del 2017 e, una coppia residente nel Cusio, aveva preparato l’auto per partire per le vacanze.
Marito e moglie erano nel parcheggio condominiale quando lei vide, davanti al garage, il vicino con il quale qualche tempo prima aveva avuto una discussione per il modo di posteggiare. Eccolo – lo indicò al marito, ricordandogli che l’aveva trattata male. Il coniuge, non volendo lasciar cadere l’argomento, l’avvicinò per redarguirlo, soprattutto sui toni usati verso una signora. “Se l’avessero detto a sua moglie, che cosa avrebbe fatto?” - gli domandò ricevendo come risposta: “mia moglie è morta”. Da lì la situazione degenerò e il vicino, raccolta la pala dall’interno del garage, la usò per colpire il rivale sul braccio e sulla tempia.
Da quell’episodio è scaturito il processo per lesioni aggravate e per minacce che s’è chiuso oggi al Tribunale di Verbania con la condanna -per le sole lesioni- dell’imputato a quattro mesi (con i benefici di legge: sospensione e non menzione), meno degli 8 chiesti dal pm. Per la difesa si trattò di una reazione per legittima difesa, poiché l’uomo di sentiva minacciato dalla coppia. Nel pronunciare sentenza di condanna, il giudice ha anche accordato a marito e moglie, costituiti parte civile, un risarcimento di 4.000 euro, di cui 1.000 di provvisionale.