BELLINZONA - 14-04-2021 -- Tempi duri anche per le prostitute, soprattutto straniere. La chiusura delle frontiere e il lockdown hanno avuto ripercussioni sul settore a luci rosse, che in Canton Ticino rappresenta un’attività legale e regolamentata. Proprio dai dati della polizia cantonale emerge la contrazione del settore, che nel 2020 ha visto rilasciate 238 licenze ad altrettante prostitute, il 13% in meno delle 269 dell’anno precedente, autorizzate a operare in 11 locali erotici e in 21 appartamenti. Di queste, la maggior parte, nonostante con l’estate le attività hanno potuto riaprire temporaneamente, ha rinunciato, tanto che nel mese di dicembre la polizia cantonale ha censito solo 74 professioniste del sesso.

La maggior parte di esse, il 63%, proviene dalla Romania e ha nazionalità romena. Ma sono in aumento le italiane, che oggi pesano statisticamente per il 26%. Nel 2015 erano il 17%, nel 2017 sono salite al 20%.