VCO - 16-04-2021 - “La categoria non ce la fa più, siamo tutti esasperati, si delinea un’altra stagione compromessa”. Duro il commento delle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere del VCO associate alla Federalberghi provinciale al termine della vivace assemblea del territorio che, compatte, hanno partecipato in gran numero all’incontro di ieri pomeriggio.
“Chiediamo che almeno a livello locale ci si ascolti, ne va del futuro dell’intera economia provinciale” – insistono gli operatori – che però chiedono passi concreti. Per esempio sui vaccini “Chiederemo all’ASL di poter vaccinare anche a nostre spese al più presto i dipendenti del comparto: ci offriamo di pagare noi stessi i vaccini pur di tutelare i lavoratori e i clienti: se il VCO non passa come “area COVID-Free” come già altre zone d’Italia e d’Europa non potremo reggere la concorrenza, per esempio con la Svizzera dove ci sono meno vincoli che non da noi”. E in questo la Regione ci deve supportare, con accordi sottoscritti!
Gli operatori non accettano più di pagare la TARI (tassa rifiuti) con le strutture chiuse: “ Che si paghi in proporzione all’effettivo conferimento. L’assemblea ha proposto di esplorare tutte le possibilità di raccolta alternativa, arrivando a valutare di non usare più i servizi di Conser-VCO per trattare così direttamente la gestione almeno di alcuni tipi di rifiuti nel caso non venisse presa in considerazione una proporzionalità delle tariffe”.
Poi un attacco deciso su balzelli definiti assurdi: “I cittadini non sanno che le strutture ricettive devono - per esempio - pagare il canone RAI per le camere, anche se restano chiuse: è un assurdo alla logica ed alla decenza”.