VERBANIA - 17.04.2021 - Mercoledì 15 aprile, l'istituto Cobianchi di Verbania, nell’ambito del progetto Upside Down promosso e ideato dal sacerdote e professore don Angelo Nigro, si è collegato per una chiacchierata con l’infettivologo Massimo Galli.
Titolo e slogan dell’iniziativa: “Come una ginestra, cosa ci ha insegnato la pandemia” proprio ad indicare il messaggio che sta a capo del progetto, interpretabile come il tentativo di rigenerarsi dopo un anno e mezzo di pandemia, esattamente come fa ogni anno una pianta di ginestra superato l’inverno.
Subito dopo i saluti della preside Vincenza Maselli, il luminare milanese ha esplicitato alcuni concetti fondamentali invitando ad incentivare la responsabilità dei singoli e a puntare sempre più ad una “cultura della responsabilità”, spaziando anche sul tema della riapertura delle scuole, in quanto il professor Galli si ritiene fortemente contrario alla decisione presa dal governo: "Le scuole dovevano rimanere chiuse, almeno fino alla fine del mese di aprile, perché la variante inglese ormai predominante, infetta più i bambini e ragazzi che, come risaputo, portano il virus a casa, e finché non abbiamo messo in sicurezza i nonni, sarebbe stato meglio posticipare le aperture".
Il primario del Sacco di Milano, ha in aggiunta chiesto ai ragazzi delle classi quinte che vi hanno partecipato, di far estremamente attenzione, proprio perché le probabilità di contagio prima, dopo e durante le lezioni sono elevate e molti ragazzi poi si sentono in colpa di aver portato l’infezione all’interno della propria famiglia.
Durante l’incontro, viene posta una domanda sul perché c’è da sempre un’avversione nei confronti del vaccino, e non ad esempio verso gli antibiotici: - Inizialmente perché il vaccino, come quello del vaiolo, veniva utilizzato direttamente il virus presente sugli animali, e quindi non visto di buon occhio. In seguito la necessità di fare i richiami, e le epidemie ancora presenti, accentuarono il giudizio negativo nei confronti dei vaccini.
Moltissime sono le bufale legate a questo tipo di cure, come quella in merito ad alcuni vaccini che possano causare l’autismo. Tutto questo, amplificato dal disastro mediatico legato ad un vaccino, ha dell'assurdo secondo tutti gli esperti del settore, in quanto i rischi sono uguali a tutti gli altri farmaci - afferma Galli.
Concludendo, abbiamo avuto anche un breve colloquio con il referente per il Covid dell’Istituto Cobianchi: Carlo Ramoni, che ha voluto sottolineare un dato molto importante in merito ai risultati ottenuti dalle ferree misure contro il virus che la scuola quotidianamente adotta: nei casi in cui alcune classi dell’Istituto sono state messe in quarantena, a causa della positività di un soggetto all’interno di essa, nessun altro studente dello stesso gruppo classe è stato mai contagiato.
Matteo Calzaretta