VERBANIA - 20-04-2021 -- Si terrà il 16 giugno l’udienza preliminare del procedimento per omicidio stradale che vede imputato, per la morte del diciassettenne cusiano Matteo Cerottini, un 57enne di Omegna. La Procura di Verbania ne ha chiesto il rinvio a giudizio al termine delle indagini che, successive al 27 giugno dell'anno scorso -giorno del sinistro- hanno ricostruito la dinamica dello scontro tra la moto Yamaha condotta dallo studente di Nonio e la Skoda dell’uomo. Entrambe viaggiavano in via Pascoli, strada a senso unico del quartiere Bagnella. L’automobile era davanti e il conducente, dopo aver esposto la freccia a sinistra, ha svoltato in via Pietro Micca nel momento in cui il giovane lo stava superando. Nell’impatto, avvenuto a bassa velocità, la moto ha urtato la portiera posteriore sinistra, mandando in frantumi il finestrino i cui cocci di vetro hanno provocato una profonda lacerazione al collo del giovane, che è deceduto in pochi minuti, rendendo vano l’intervento dei soccorritori.
Secondo il pm Gianluca Periani, nello svoltare a sinistra il 57enne non si sarebbe avveduto del sopraggiungere della moto in fase di sorpasso, una manovra vietata. Il mancato utilizzo degli specchietti retrovisori, avvenuta in violazione dell’articolo 154 del codice della strada, è tuttavia considerata dall’accusa un’imprudenza che, colposamente, ha provocato l’incidente dalle conseguenze mortali.
Nel procedimento penale si costituiranno parte civile i familiari dello studente del liceo Gobetti di Omegna, che sono assistiti dallo studio 3A-Valore e dal consulente legale Giancarlo Bertolone, specializzati in risarcimento danni. “I genitori, pur nell’immenso dolore per la perdita di un figlio di appena 16 anni, con un’umanità rara al giorno d’oggi – scrive, in una nota, la società 3A – non hanno mai nutrito sentimenti di vendetta e di risentimento nei confronti dell’imputato, ma aspettano solo che la giustizia penale faccia il suo corso per chiudere questo doloroso capitolo di una ferita che per il resto non potrà mai rimarginarsi”.