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VERBANIA - 21.04.2021 - Si moltiplicano le adesioni al presidio in programma sabato 24 aprile (ore 15) in difesa dell'ospedale Castelli. A lanciare la proposta, dopo che il consiglio comunale a marzo aveva espresso una quasi unanimità sulla necessità di ripristinare urgentemente la piena operatività dei reparti sospesi e "trasferiti" a causa del Covid (solo la Lega non aveva partecipato al voto) e scongiurare la privatizzazione dell'ospedale, erano stati i consiglieri Sau (Gruppo misto), Alba (Alleanza civica) e Finocchiaro (Pd).
Pur con le dovute differenze, ma sostanzialmente unanimi nel chiedere che l'ospedale verbanese non venga depotenziato e che conservi il Dea; si sono già schierate a sostegno della manifestazione forze politiche di orientamento diverso a partire da Grande Nord e Italia Viva. In campo anche il gruppo consiliare Insieme per Verbania. I consiglieri Giandomenico Albertella, Sara Bignardi, Silvano Boroli "congiuntamente anche al consigliere Atef Farah e agli amici di Voce Libera del VCO, sosteniamo il mantenimento del nostro ospedale e del nostro Dea ritenendo che l’offerta sanitaria del VCO debba articolarsi, su due poli ospedalieri multispecialistici: il Castelli e il S. Biagio, dotati entrambi di Dea di primo livello e che svolgano una funzione di riferimento specifica, rispettivamente uno per l’Ossola e l’altro per il Verbano e il Cusio.
Nel nostro programma elettorale (maggio 2019) avevamo scritto 'Difendere l’ospedale Castelli ed il suo dea e’ per noi un impegno prioritario'.

Per il Comitato a difesa dei 3 ospedali VCO, interviene il dottor Giorgio Tigano, che, nel confermare l'adesione alla manifestazione di sabato, tira in ballo il nuovo elemento che, nelle settimane scorse, s'è aggiunto alla questione ospedali nel VCO, ovvero la bozza del "piano Ires", uno studio condotto dalla società di ricerche regionale che intravvede la possibilità di un nuovo ospedale a Domo di 250 affiancato da un Castelli con 125 posti letto, il Dea e qualche specializzazione. Piano del quale si conoscono solo indiscrezioni e che afferma il Comitato "deve essere di dominio pubblico prima del 29 aprile". L'appello è rivolto a "cittadini, esponenti dei consigli comunali, forze politiche e sindacali, ai vari comitati e organizzazioni cittadine affinché insieme si faccia pressione sulla Regione per renderlo di dominio pubblico, prima della discussione il 29 tra i sindaci della provincia e la regione".
"Mantenimento e potenziamento dei tre ospedali, No a privatizzazioni, una più efficiente medicina territoriale e l'adeguata assunzione di personale sanitario e parasanitario", la richiesta finale del Comitato.

Di segno opposto la posizione del Movimento 5Stelle, che pure conferma la sua adesione al presidio di sabato. "Ad oggi, gli studi confermano che la soluzione ottimale per il VCO è un ospedale unico baricentrico che, è bene ribadire, deve però rispettare cinque principi cardine: raggiungibile con i mezzi pubblici (preferibilmente vicino a collegamenti ferroviari); non su aree a rischio dissesto idrogeologico o comunque in zone collinari; che comporti il minimo consumo di suolo, che sia baricentrico in base a territorio e popolazione e che sia realizzabile con fondi pubblici. In seguito alla realizzazione dell’ospedale unico le strutture, Castelli e San Biagio, dovranno restare a valenza sanitaria ospitando le strutture sanitarie ambulatoriali e garantendo i servizi di prossimità alla cittadinanza del Vco". si legge nella nota del Movimento.
Intesi a scongiurare una guerra di campanile tra Domodossola e Verbano, i "pentastellati" aggiungono che "fino a che non sarà realizzato il nuovo ospedale unico, i servizi nei vecchi presidi non devono essere toccati, cosa che però non sta avvenendo e l’attuale situazione deve mettere tutti in allarme. Aderiamo quindi al presidio cittadino Liberiamo il Castelli in difesa del nostro ospedale e per avere il ripristino dello stesso e ribadire che, fino a che non sarà realizzato il nuovo ospedale unico, nulla deve esser depotenziato".

Un sopruso, quello che si starebbe consumando in Regione ai danni del Verbano. E' il parere del Comitato Salute VCO che chiama a raccolta i cittadini alla manifestazione: "Il progressivo svuotamento del nostro ospedale, utilizzando le difficolta indotte dalla pandemia, non è che la prova evidente di queste intenzioni - si legge nel comunicato -. Anche le anticipazioni filtrate la scorsa settimana sul fantomatico studio Ires non fanno che confermare che il sud della provincia - con i suoi 100 mila abitanti e presenze estive oltre i due milioni - rimarrà senza riferimento ospedaliero. E tutto questo andrebbe a vantaggio anche del Coq di Omegna; che è di proprietà pubblica, ma è ormai diventato una clinica privata, che gode delle amorevoli attenzioni della Direzione della nostra ASL.
Sabato 24 aprile alle ore 15 quindi, con tutte le cautele del caso, i cittadini del Verbano sono tutti invitati ad essere presenti e a manifestare il loro dissenso. Una manifestazione semplice e simbolica aperta a tutti, non solo ai verbanesi, proprio per quanto l’Amministrazione regionale sta preparando a danno di questo territorio. La presenza dei sindaci - meglio se con fascia tricolore – potrà sicuramente dare maggiore rilevanza alla protesta dei cittadini".