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VERBANIA - 28-04-2021 -- Non solo carenze d’organico, ma anche una gestione poco chiara del personale nei servizi Covid. Sono, queste, alcune delle rivendicazioni sindacali per le quali Cgil, Cisl e Uil oltre alla maggioranza della Rsu aziendale, hanno procalamato ieri lo stato di agitazione all’Asl Vco.

In una nota congiunta Chiara Corbellini per la Cgil, Antonio Dellera per la Cisl e Angelo Gallina per la Uil denunciano l’utilizzo dei fondi contrattuali per lo straordinario senza la preventiva contrattazione integrativa e senza fornire dati certi su come sono stati spesi nel 2020 e nei primi tre mesi del 2021; la mancata conoscenza dei dati sulla distribuzione dei fondi di premialità Covid; l’assenza di risposte sulla libera professione e sulle prestazioni aggiuntive di alcuni lavoratori a part time; mancate risposte in merito alla grave carenza di dotazione organica nei reparti con richiesta di dati mai forniti; risposte mai fornite sull’utilizzo della terapia informatizzata al fine di limitare il rischio dell’operatore e dei pazienti.

E, rispetto ai servizi legati alle vaccinazioni, i sindacati sottolineano come “nonostante l’alta adesione dei dipendenti, vedono utilizzati solo pochi e selezionati soggetti senza alcuna rotazione”, alcuni dei quali sono stati trasferiti nell’hub vaccinale del teatro Maggiore ”in orario di servizio senza alcuna disposizione scritta e/o ordine di servizio, mentre altri (non si conosce bene il criterio di scelta) ci vanno soprattutto di sabato e domenica con una retribuzione di 50 euro all’ora”.

Nei prossimi giorni, seguendo le procedure di legge, sindacati e Rsu saranno chiamati, unitamente all’azienda, al tavolo del prefetto per affrontare i temi dello stato di agitazione.