VERBANIA - 28.04.2021 - L'esclusione del verbanese Massimo Bocci dalla terna di candidati alla Presidenza del Parco nazionale della Valgrande ha sollevato la reazione delle forze che 5 anni fa ne caldeggiarono la nomina, Pd su tutti. Silvia Marchionini non ha dubbi, Bocci deve restare: "Ritengo sia un grosso sbaglio l’esclusione del presidente uscente - scrive -.
Una esclusione senza senso, perché non si riconosce il suo intenso e positivo lavoro di questi anni, non tiene conto dei risultati raggiunti, della stabilità e continuità data alla vita del parco e il grande sforzo per il suo rafforzamento e ampliamento con il traguardo dell’ingresso di altri cinque comuni (Verbania compresa), attraverso un confronto virtuoso con il territorio".
Diversi e di diverso colore i sindaci del VCO che hanno sostenuto la riconfermam di Bocci, "perché riconosciuto come valido interlocutore dal territorio al di là delle logiche di appartenenza, in contrasto con le scelte che sembrano defilarsi figlie di logiche più partitiche che di merito - afferma il promo cittadino di Verbania -. Per questo ho scritto al Presidente della regione Alberto Cirio e al Ministro dell’Ambiente Roberto Cingolani, chiedendo un ripensamento in merito alle scelte che si profilano, perché non tengono conto del merito, del lavoro svolto al servizio della nostra comunità da Massimo Bocci". Per la cronaca, in pool position c'è l'ossolano Luigi Spadone, primo della terna dalla quale il ministro, sentita la Regione, tirerà fuori il nome che guiderà l'area wilderness per i prossimi 5 anni gli altri sono Mattia Colombo e Paolo Salsotto, piemontesi ma non del VCO.
Bocci dal suo canto, rivendicando il sostegno di tanti sindaci parla di nomina politica fatta senza neppure confrontarsi né riconoscendo i meriti. "Una bella operazione fatta sulla testa del territorio. Contenti loro ... Servizio - lealtà metodo e rispetto sono per me ancora valori importanti e quindi - succeda quello che succeda - io sono e resto a schiena diritta consapevole di tutto quello che avrei potuto fare meglio ma anche di quello che ho fatto.
Grazie ancora per tutti gli attestati che sto ricevendo, non so se finirà cosi o in altro modo non mi interessa, il mio affetto ed il mio impegno per le nostre comunità ed i nostri territori rimangono immutati così mi ha insegnato mio papà", conclude Bocci.