VERBANIA - 30.04.2021 - Arrivano le reazioni politiche al piano per il riassetto della Sanità del VCO, presentato ieri da Ires, l'istituto di ricerche economiche della Regione Piemonte, alla conferenza dei sindaci del VCO. Sono doversi gli scenari possibili, ma in estrema sintesi si prevede un nuovo ospedale in Ossola in alternativa al san Biagio (250 posti letto); il mantenimento del Castelli di Verbania (compreso Dea) e del Coq di Omegna, con la stabilizzazione. Un piano che lascia molte perplessità e che trova reazioni diverse, ad esempio l'ordine dei Medici, continua a spingere per l'ospedale unico provinciale mentre il Pd parla di Sanità di serie C per il VCO, la Lega plaude e il Movimento 5Stelle è invece fortemente critico. In una nota congiunta dei gruppi di Verbania e Domodossola, si afferma: "Dei vari scenari potenziali dello studio uno solo parla di ospedale unico, senza individuarne il luogo. Parlano di un 'Work in progress' per arrivare a stabilire la soluzione migliore: ma fino ad oggi cosa è stato fatto?
La maggioranza dei sindaci aveva trovato l’accordo, i soldi c’erano, il progetto anche, ma ora cosa fanno?
Ora si perde tempo in un braccio di ferro politico lontano anni luce dalle esigenze dei cittadini.
La preoccupazione che si vada verso i due mezzi ospedali è più che concreto, lo dimostrano le slide della regione, ma lo dimostra già ora la ?programmazione investimenti in conto capitale in edilizia ed attrezzature sanitarie proposti dalla dirigenza Asl per l’anno 2021 e il triennio 2021/2023?.
Parliamo già oggi, complessivamente, di 27.075.333,00 euro che andranno al S.Biagio di Domodossola, 22.181.200,00 euro al Castelli, 4.000.000,00 euro al Distretto Sanitario di S.Anna e 1.200.000,00 euro a Stresa".
"I cittadini del VCO lo devono sapere: avremo tre mezzi ospedali, di cui uno quasi privato, che porteranno ma mano allo smantellamento della sanità nel VCO", chiosano i 5Stelle, invitando i partiti alla guida della Regione ad ascoltare i sanitari, "coloro che lavorano tutti i giorni negli ospedali e sanno di cosa parlano".
Il riferimento è alla lettera che l'Ordine dei Medici ha scritto ad Asl, Regione e amministratori dicendo che è imprescindibile l’ospedale unico.