VERBANIA – 19.01.2016 – Tre hanno già ottenuto
una sentenza definitiva, altrettanti hanno trovato un’intesa con l’Asl. Oggi in tribunale a Verbania di fronte al giudice del lavoro s’è ricomposta una parte della controversia scoppiata nel 2011 tra l’Asl Vco, i sindacati e una trentina di funzionari – perlopiù operanti alla direzione generale – che non s’era vista corrisposta l’indennità extra allo stipendio in precedenza riconosciuta.
La vicenda nasce con gli incarichi, conferiti dai dirigenti Asl, alle cosiddette posizioni organizzative: funzionari con responsabilità da “quadro” ai quali è riconosciuto un surplus di stipendio per il ruolo e le responsabilità. Contro quel provvedimento presentarono ricorso due sindacati. Cisl e Uil chiesero l’annullamento al giudice del lavoro lamentando il comportamento antisindacale dell’azienda, che aveva effettuato le scelte senza sentire i responsabili dei lavoratori e secondo una procedura a loro dire non corretta. Il giudice s’espresse favorevolmente ai sindacati, ma non tanto nel merito, quanto nella forma, invitando l’Asl a riformulare, stavolta con la corretta prassi, il provvedimento di conferimento degli incarichi.
L’Asl però non l’ha mai fatto e, prima con una proroga, poi con un rinnovo cosiddetto da “progetto obiettivo”, ha temporeggiato. Tre dipendenti, esaurite proroga e progetto e perso lo stipendio in più (pur continuando a svolgere l’incarico come prima) hanno a loro volta ricorso al giudice, ottenendo due pronunciamenti favorevoli in altrettanti gradi di giudizio. Di fronte a tre sentenze simili, l’Asl ha deciso di conciliare con gli altri tre, che oggi davanti al giudice, assistiti dall’avvocato Valentino La Monaca, hanno firmato l’accordo per ottenere gli arretrati dalla data di sospensione. L’Asl li rimborserà e, se ci saranno altre cause, forse dovrà aprire ancora il portafogli con coloro che non hanno scelto la via giudiziaria.