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NOVARESE-06-05-2021--  Si avvia verso azioni sempre più concrete la realizzazione del progetto Interreg Slowmove, che attraverso incontri online fra “addetti ai lavori”, Enti, associazioni e Comuni, condurrà il turismo del parco de Ticino verso la svolta della mobilità sostenibile. Il prossimo incontro domani.

Il progetto Interreg Slowmove prevede azioni che mirano ad agevolare la percorribilità dell'idrovia Locarno-Milano-Venezia, nel tratto fra Locarno e Milano, attraverso la realizzazione di un navigatore geografico, l'integrazione di approdi e ormeggi, la messa in rete di interventi strutturali già realizzati e/o programmati, nonché azioni che favoriscano l'elettromobilità al fine di ridurre l'inquinamento, come ad esempio una rete di infrastrutture di ricarica elettrica, la realizzazione di centraline di ricarica, l'utilizzo di veicoli elettrici di prossimità.

Beneficiari del progetto sono i cittadini, che potranno trarre vantaggio da sistemi di trasporto ecocompatibili e da un ambiente più pulito, oltre agli operatori economici che avranno l’opportunità di sviluppare nuove iniziative imprenditoriali legate all’economia green. Il 30 aprile si è tenuto il Workshop Slowmove “La vocazione del territorio di Slowmove per la mobilità sostenibile lungo l’idrovia. L’indotto economico legato alla fruizione turistica e allo sviluppo del settore” avviato da Michela Leoni, Vicepresidente della Provincia di Novara (capofila italiano del progetto), Niccolò Salvioni, Presidente dell’Associazione Locarno–Milano–Venezia, (capofila svizzero del progetto) ed Erika Vallera, vicepresidente dell’Ente di Gestione delle Aree Protette del Ticino e del Lago Maggiore (partner di progetto e promotore dell’iniziativa).

L’evento, che si è svolto con il proposito di iniziare a concertare con gli attori del territorio iniziative progettuali nell’ambito della mobilità elettrica da finanziare attraverso la Cooperazione Territoriale Europea, fa seguito ai due workshop di SLOWMOVE che si sono tenuti a ottobre 2020, nell’ambito della Giornata Europea della Cooperazione, e che avevano lo scopo di creare relazioni con altre iniziative sull’Idrovia a tema mobilità.

Proprio l’iniziale intervento della vicepresidente dell’Ente, Erika Vallera, sottolinea e illustra gli obiettivi del Parco Ticino Lago Maggiore verso la mobilità sostenibile: “Un progetto che agisce in una prospettiva di rispetto dell’ambiente anche sul fronte dei trasporti. Come ente abbiamo in capo alcune azioni legate alla promozione culturale, fornitura di mezzi elettrici e lo studio di pianificazione strategica che ci porterà a sviluppare fra Cameri, Villa Picchetta e Varallo Pombia e Somma Lombardo la creazione di un anello ciclabile di collegamento in sicurezza. L'ente punta a realizzare sul territorio una situazione infrastrutturale abbastanza funzionale attraverso l'installazione di alcune colonnine per la ricarica di veicoli elettrici, bike hostel e noleggio di bici elettriche; abbiamo già acquistato due auto elettriche (per vigilanza e aiuto a persone con difficoltà motoria). Insomma l'obiettivo è sviluppare una concezione di turismo nella natura perfettamente green, compatibile e rispettosa delle nostre aree protette".

Il workshop è proseguito con l’intervento di Davide Tessarollo di TRT Territorio Trasporti e Territorio, il quale ha presentato il “Quadro conoscitivo propedeutico alla definizione degli scenari di sviluppo dell’elettro-mobilità lungo l’idrovia Locarno-Milano”, studio realizzato su incarico della Provincia di Novara. Monica Perroni, responsabile del settore Promozione e Pianificazione Territoriale dell’Ente Parco Ticino Lago Maggiore, ha invece presentato le “Criticità e sfide della mobilità elettrica del Parco” riportando i risultati di un’indagine qualitativa, a mezzo interviste, effettuata nel territorio del Parco del Ticino. Stefania Mauro, di Fondazione LINKS, ha infine presentato tre ipotesi progettuali per il territorio: “e-Quip, Equipaggiare le comunità locali e il territorio”, “e-MaaS, Verso una mobilità ad emissioni (quasi) zero”, “e-Acceptance, Aumentare il consenso della società”.

I lavori di concertazione e progettazione proseguiranno durante un secondo Workshop (su invito), dal titolo “Costruiamo una visione strategica per una mobilità elettrica, connessa, condivisa e multimodale nel territorio di Slowmove” e previsto per domani, 7 maggio, con lo scopo di lavorare operativamente sulle attività.