VERBANIA - 11-05-2021 -- Un giudizio con rito abbreviato condizionato all’esame di due consulenti medici. È questa la richiesta, da formalizzare alla prossima udienza, avanzata dall’imputato nel procedimento penale per omicidio stradale e lesioni stradali gravissime scaturito dal tragico incidente che avvenne sul ponte tra Intra e Pallanza il 23 marzo del 2019. Alle 22,46 di quel sabato sera un giovane di Vogogna, allora ventiquattrenne, che viaggiava solo in auto al volante di una Ford Focus in direzione di Ghiffa, perse improvvisamente il controllo del mezzo e, imboccata la discesa del viadotto, in contromano sfiorò un’altra auto e terminò la sua corsa contro una famiglia che rincasava all’uscita dal ristorante.
L’impatto, violentissimo, costò la vita a Gianni Agosti, 54 anni, di Cossogno, venditore d’auto molto conosciuto in città. Era lui che conduceva il passeggino sul quale si trovava il bimbo di un anno e mezzo nipote della compagna di Agosti (anch’ella rimasta seriamente ferita), che miracolosamente uscì praticamente illeso dall’incidente. Gravissimi i traumi riportati dalla mamma del piccolo, 34enne scozzese residente negli Stati Uniti che era venuta in Italia dai suoceri lasciando il marito in Florida a lavorare.
L’automobilista, quella sera, non era né ubriaco, né sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Non stava nemmeno parlando al cellulare. Tutti gli accertamenti investigativi condotti hanno escluso aggravanti.
Ha perso il controllo dell’auto e ha provocato un incidente terribile, per il quale deve rispondere di omicidio stradale e di lesioni stradali gravissime. La nonna del bambino, che riportò varie fratture, ha trascorso quasi tre mesi ricoverata.
La nuora, dopo l’impatto, perse coscienza, restò due mesi in coma e fu dimessa solo a novembre con la prognosi di una malattia “certamente o probabilmente insanabile”.
L’ipotesi di un malore dell’automobilista è quella ventilata dagli avvocati dell’imputato, Guido Pitzalis e Valeria Sannella che, nell’udienza preliminare di oggi, hanno manifestato al gup Rosa Maria Fornelli di accedere al rito abbreviato subordinato all’escussione di due medici.
Sono state ammesse tutte le parti civili: il papà di Agosti, rappresentato dall’avvocato Gabriele Pipicelli; il fratello (avvocato Marialuisa D’introno di Velletri); e la sorella (Luca De Paolis di Velletri) per l’omicidio stradale. La mamma del bambino e, tramite il padre, il bimbo stesso (Daniela Fontaneto di Novara) per le lesioni stradali.
Il gup ha anche accettato la chiamata in causa dell’assicurazione come responsabile civile, aggiornando il procedimento al 24 giugno.