VERBANIA - 12-05-2021 -- Prima s’è sfilato la t-shirt, poi s’è abbassato i pantaloncini e, infine, ha calato gli slip, mostrando i genitali ai carabinieri e vomitando contro di loro una sequela di insulti. Costerà quattro mesi e venti giorni di carcere l’improvvisato spogliarello che un 48enne verbanese fece, nell’estate del 2018, davanti a una pattuglia del Radiomobile di Verbania. I militari furono mandati dalla centrale operativa in via Brigata Valgrande Martire, a Intra. Una signora che stava rientrando a casa dal lavoro aveva visto un uomo aggirarsi con fare sospetto tra le auto in sosta davanti alla sede del comando dei vigili: sbirciava dentro ai finestrini e tirava le maniglie per capire quali veicoli fossero aperti.
Quell’uomo era un noto pluripregiudicato verbanese, tra l’altro denunciato nelle settimane precedenti (e in altre occasioni) per il furto di una vettura, che alla vista dei tutori dell’ordine ebbe una brusca reazione. “Non ho fatto un ca...” - iniziò a urlare e, tra una minaccia e un insulto, prese a spogliarsi come a dimostrare d’essere estraneo.
La scena attirò l’attenzione dei passanti e dei residenti nei palazzi vicini e si chiuse con una denuncia per minaccia e oltraggio a pubblico ufficiale, reati per i quali il Tribunale di Verbania l’ha condannato, senza tener conto della recidiva (l’imputato è attualmente detenuto per altra causa), a 4 mesi e 20 giorni.