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VERBANIA - 13-05-2021 – L’esasperazione da lockdown non esclude la resistenza. Nei primi giorni del “libera tutti”, dopo la serrata di fine inverno e inizio primavera, era palpabile la tensione di due giovani che, fuori da una sala slot del Cusio, diedero in escandescenza al punto che fu necessario l’intervento delle forze dell’ordine. La polizia si trovò di fronte due uomini che, in stato alterato, non volevano calmarsi. Uno di questi raccolse da terra un vasone e lo scagliò contro un agente, ferendolo. Fu in quel momento che il collega estrasse lo spray al peperoncino e glielo spruzzo sul volto, mettendolo successivamente a terra -anche grazie all’intervento di altre due pattuglie- e iniziando ad ammanettarlo.

La procedura d’arresto scatenò la reazione del fratello, che iniziò a spingere, sbracciare, a imprecare e a tentare fisicamente di allontanare gli agenti dal congiunto a terra. Questa interferenza, che durò con una mezzora buona, s’è conclusa con la denuncia dell’uomo che, comparso davanti al Tribunale di Verbania, è stato condannato a quattro mesi per resistenza. Il suo difensore, avvocato Simona Grossi, ha sostenuto che sia stata una reazione istintiva di una persona comunque incensurata in un periodo, dopo il lockdown, di forte stress.