PIEMONTE- 13-05-2021 - Sabato 8 maggio, Bruno Migliorati è stato nominato presidente del Comitato Alpino Italiano del Piemonte. La votazione, organizzata dalla sezione di Biella è avvenuta in videoconferenza su una piattaforma fornita dal Cai nazionale per garantire la segretezza del voto.
Bruno Migliorati, non ha certo bisogno di presentazioni nel mondo della montagna. Giovanissimo, si avvicina alle attività delle sezioni locali, l’obiettivo all’epoca: ‘scalare il Cervino’. Era 1963, vivere la montagna nei racconti e negli occhi del padre, gli hanno trasmesso emozioni che ancora oggi porta con sé e che ama condividere, tanto da dedicare una vita al Cai, prima come socio, poi come vice presidente e per 2 mandati presidente del comparto di Gravellona Toce, e nel frattempo anche parte del soccorso alpino di Omegna, Val Strona, Alto Vergante ed istruttore di sci alpinismo nella scuola Massimo Lagostina per 35 anni.
La sezione regionale che comprende 82 sezioni e circa 50 mila iscritti, è una realtà con cui Migliorati lavora già da tempo, infatti fino alla elezione di sabato per tre anni ne è stato il vicepresidente.
Il suo scopo futuro nel Comitato Alpino Piemontese è quello di portare avanti gli obiettivi su cui già stava lavorando: aumentare il coinvolgimento dei giovani, con una partecipazione attiva alla vita dei C.A.I. Cercare sempre di più di condividere con questi la convivialità del gruppo che ogni volta si crea in sezione, la storia, la vita e la visione di coloro che decidono di far parte di queste realtà. Fatte di uomini e non di risultati sportivi.
Molto importante l’approccio con il territorio, ovvero cercare a livello regionale di dialogare di più con le sezioni provinciali e creare sinergia. Ultimo ma non meno importante, il progetto nato 3 anni fa in Piemonte, oggi progetto nazionale, quello dedicato alla "Montagnaterapia", rivolto a tutti i tipi di disabilità, che nella provincia di Novara ad esempio sta formando una ventina di guide alpine per accompagnare disabili, persone con problemi di diabete o che necessitano di percorsi riabilitativi, sui sentieri di montagna.
“Oggi ci sono tantissime persone che praticano la montagna, ma c’è uno spirito diverso rispetto al passato, si va in montagna per uscire non perchè si sa che li si trovano piaceri della vita. Al Cai si insegna a godere, a rispettare e a scambiare la propria visione” ha concluso Bruno Migliorati.Da tutta la redazione: buon lavoro al neo presidente e a tutto il suo staff.
Marianna Morandi