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VERBANIA – 22.01.2015 – Le acque sono agitate

e l’obiettivo è di calmarle. Sono settimane difficili quelle che si stanno vivendo nella piscina comunale di Verbania. La società che ne ha la gestione, l’Insubrika, è in causa con il Comune e attende che il Tar decida se è legittimo lo “sfratto” che l’ente pubblico ha fatto recapitare nel mese di ottobre. A ciò s’aggiungono i rapporti tesi con l’ex allenatore Paolo Sartori, esonerato.

In un clima percepito dall’utenza come di provvisorietà, il club ha voluto mettere alcuni punti fermi e, oggi, ha convocato una conferenza stampa per rassicurare l’ambiente. “Partendo dalla parte tecnica e agonistica – ha spiegato il presidente Paolo Preti – siamo impegnati a ricostruire il settore affidandoci a Daniel Maiorano, un tecnico giovane, preparato, competente e che abbiamo scelto tra quelli selezionati per i risultati che ha già dimostrato di saper raggiungere”.

La novità più rilevante, proprio in ambito sportivo, è la ritrovata sintonia con la Tre Laghi, associazione impegnata nella pallanuoto che aveva lasciato la piscina di Verbania per divergenze di vedute. “Abbiamo un accordo di collaborazione – ha annunciato il ds di Insubrika, Beppe Frego –. Dal 30 di gennaio svolgeremo allenamenti collegiali e in estate proporremo un torneo insieme. Al momento il nostro è solo un sodalizio, ma il rapporto è recuperato e guardiamo avanti”.

Più complessa la vicenda che riguarda il contenzioso sulle piscine. A parlare, per Insubrika, è stato Massimiliano Ferrari, il legale che assiste il club al Tar. “Vorrei rassicurare tutti – ha detto il legale – il giorno dopo la sentenza del Tar, anche se ci fosse sfavorevole, non succederà nulla: bisogna attendere il deposito della sentenza, leggerne le motivazioni e potremmo anche ricorrere al Consiglio di Stato. Io, comunque, contrariamente a quanto affermato dal sindaco, ritengo che la questione sia aperta. Se avessimo avuto torto del tutto il Tar avrebbe rigettato la sospensiva fissando l’udienza a chissà quando. Il solo fatto di averla voluta discutere subito è il segnale che i fatti esposti meritano quantomeno attenzione”. Ferrari invita alla prudenza e fa notare gli effetti negativi del troppo clamore. “Questa piscina in fondo è del Comune – ha affermato –. E se si crea incertezza, oltre a danneggiare la società Insubrika, si fa un danno anche alla piscina stessa”.