BOGNANCO- 23-05-2021-- Per la seconda uscita dei Trotapian dopo le recenti restrizioni torniamo in Ossola e sfrutto la miglior conoscenza della bassa Valle Bognanco, acquisita grazie ad un amico che mi ha guidato in giri pieni di bellezza e fantasia nei mesi scorsi. Per il nostro consueto anello di oggi, alla portata di tutti, assemblo tratti di sentiero percorsi di recente. La ciliegina sulla torta è la riapertura meridiana dei ristoranti che ci permette di pranzare ottimamente da Cecilia e Paola in quel di Graniga.
GITA N. 38 – BOCO - GRANIGA
MAGGIO 2021
Dislivello: 550 m. Tempo totale: 3 h 15'. Sviluppo: 8 km.
Parcheggiamo a Bognanco Fonti, 650, in una giornata per ora bellissima. Sulle cime più alte ancora tanta neve, più in basso il verde brillante che le recenti piogge hanno fatto “esplodere”. Nonostante le previsioni poco ottimistiche, riusciremo a pranzare all’aperto e a starcene al sole per tutto il giorno. Undici pensionati e tre signore compongono il gruppo. A produrre qualcosa per il nostro assegno mensile contribuisce solo la dottoressa. L’ormai matura Asia, Pastore Scozzese, fa la conoscenza di Sky, cucciolone e Pastore Australiano. Attraversiamo il paese e salutiamo il signor Mella, che ci sembra l’unico abitante. Risaliamo sulla strada in corrispondenza del pub pizzeria ex Croce Bianca ed imbocchiamo il Sentiero del Paese Cantato, che merita veramente di essere percorso anche dai miei amici che non lo conoscevano ancora. Arriviamo a Boco, dove un giro accurato ed una lunga pausa sono doverosi. Risaliamo a Bacinasco e a San Lorenzo, 980, con l’ennesima pausa dedicata ad un buon caffè. Lungo strada e mulattiera saliamo a Graniga, 1080. Fino a qui un’ora e un quarto di cammino effettivo, abbinato a quasi un’ora di deambulazione puramente turistica. Siamo in abbondante anticipo al ristorante, ma Paola e Cecilia non si lasciano cogliere dal panico e sfamano molto bene e in fretta i quattordici viandanti, affamati anche oggi nonostante le scarse calorie bruciate. Ci raggiunge a tavola anche un amico, pensionato lavoratore, assente da tempo dal gruppo per un infortunio a lunga degenza. La pausa pranzo si prolunga ben oltre le aspettative e, con il benestare della guida titolare, decido di prolungare un po’ il giro per bilanciare, almeno in parte, gli splendidi carboidrati, misti a proteine, assunti in quel di Graniga. Dal piazzale di fronte a Cecilia parte, in direzione nord, un sentiero ben segnato che si sviluppa al disotto della strada. Lo seguiamo, in fase di digestione, fino ad attraversare, su un ponticello di legno, il Rio Acquamorta e risalire rapidamente ad intersecare una pista sterrata a quota 1150, il punto più alto della gita di oggi. Teniamo la destra e la seguiamo in dolce discesa fino all’Alpe Croppo Sopra, 1058. Proseguiamo fino a Mulera San Giuseppe, 913, dove troviamo aperta la casa della Scuola Femminile Galletti del 1861 (un’ora e un quarto da Graniga). C’è il proprietario, il signor Franco, torinese di origini ossolane, che ce la fa gentilmente visitare. Per non farci mancare niente ci offre anche del buon Prosecco e noi, per ricambiare la sua squisita ospitalità, ne vuotiamo due bottiglie con altrettanto squisita rapidità. Le nostre gole sono inaridite sicuramente per le chiacchiere e non per la fatica odierna. La discesa prosegue per Piodellate, 838, e Valpiana, 767. Qui teniamo la destra e scendiamo a Bognanco Fonti lungo un bel sentiero, che diventa strada in corrispondenza di quello che resta dell’Albergo Regina. Tre quarti d’ora da Mulera. Quasi riposati e ben reidratati risaliamo in auto e caliamo tranquillamente a valle.
Gianpaolo Fabbri