OSSOLA- 29-05-2021-- Mercoledì 26 maggio, in accordo con Carlo Minacci, presidente dell'Associazione Fondiaria “Terra Viva” e Ivano De Negri, coordinatore del “Progetto Sociale”, un nutrito gruppo di Consiglieri della Condotta Valle di Slow Food, si sono ritrovati a Villadossola per procedere alla visita delle aree montane ubicate in Viganella, Varchignoli e Cheggio, nelle quali erano state avviate coltivazioni sperimentali di segale, patate, fagioli e zafferano.
L'iniziativa, lodevole per moltissimi aspetti, nasce con il progetto Sociaaalp – Reti SOCIali per Agro Ambienti ALPini, il cui obiettivo è quello di riportare alcune produzioni alimentari in montagna, purtroppo ormai venute meno, in quanto non più redditizie a causa dell'eccessivo frazionamento del territorio, oltre a consentire l'assunzione di personale per le operazioni legate all'attività di coltivazione.
Al progetto aderiscono quali partner il Comune di Borgomezzavalle, Parco Aree Protette dell'Ossola, Società di Scienze Naturali e l'Istituto di Agraria dell'Università di Milano.
L'Associazione Fondiaria Terra Viva si è fatta carico di aggregare numerosi terreni di privati che, senza rinunciare al loro titolo di proprietà, hanno messo a disposizione i loro terreni per consentire queste coltivazioni sperimentali.
Attualmente la superficie complessiva coltivata ammonta a 1.535 metri quadrati e le coltivazioni sono cosi distribuite: Segale Viganella, Varchignoli e Cheggio; Patate Varchignoli e Cheggio; Fagioli Varchignoli e Zafferano Viganella e Varchignoli.
I Consiglieri della Condotta Valle Ossola di Slow Food Maria Cristina Altieri, Vanna Bertagno, Luciana Brusa Brusanci, Daniela Comandini, Giovanni ed Ermanna Cristina, Mirella Gentili, Carlo Manzoni, Beppe Mariani e il Fiduciario Piero Pagani, durante la visita, hanno avuto modo di apprendere dalle parole di De Negri l'importanza del progetto, sia per la ripresa produttiva di alcune specie orticole ormai abbandonate con grave danno della biodiversità, sia per l'aspetto sociale dell'inserimento di personale nelle attività.
L'obiettivo dell'incontro si poneva l'opportunità di valutare quale tipo di collaborazione si sarebbe potuto instaurare tra Slow Food e Sociaaalp e, dopo una serie di ipotesi pienamente condivise, si è giunti a convenire l'opportunità di attivare alcune manifestazioni, in concomitanza dei raccolti delle singole produzioni, sia in loco, sia in altre sedi, per promuovere la vendita dei prodotti.
Ovviamente, entrambe le Associazioni manterranno aperto un canale comunicativo per un periodico scambio di informazioni.
Piero Pagani